La kermesse di National Geographic approda all'Auditorium Parco della Musica per quattro giorni di incontri, laboratori e show

Si apre stamane a Roma il National Geographic Festival delle Scienze. Quattro giorni di appuntamenti dedicati al tema del cambiamento. "A prima vista – spiegano gli organizzatori – tutta la scienza è cambiamento: nella continua ricerca di risposte ai problemi del presente e nell'instancabile produzione di scoperte, invenzioni e innovazioni che mutano le nostre abitudini di vita. Ma la scienza ha anche un ruolo fondamentale nell'aiutare l'uomo a fronteggiare il cambiamento, a cominciare dalle trasformazioni che stanno caratterizzando – con toni drammatici – la nostra epoca: la crisi economica, la rivoluzione digitale che mette sotto pressione il mondo dell'occupazione, il riscaldamento climatico e le tante criticità ambientali".

Di fronte alla vastità e al fascino di un simile tema, il Festival adotterà una versione potenziata della sua formula abituale: l'Auditorium Parco della Musica ospiterà un mix di incontri, dialoghi, conferenze, laboratori e spettacoli.

Protagonista sarà la grande ricerca scientifica italiana e internazionale, spesso messa a confronto con filosofi, psicologi, linguisti, giornalisti, artisti. Il cambiamento della società è in corso e spesso la sua narrazione si basa sull'utilizzo del termine "crisi": crisi economica, crisi energetica, crisi ambientale, crisi di sostenibilità e così via.

Nel suo programma di conferenze, dialoghi e incontri, National Geographic Festival delle Scienze rifletterà sul ruolo della scienza nei confronti di queste trasformazioni: quale risposta può dare a temi cruciali come il riscaldamento globale e la ricerca di nuove forme d'energia, lo sviluppo delle città e il futuro della tecnologia a basso costo, il valzer tra crescita e decrescita demografica? Gli appuntamenti saranno suddivisi in cinque percorsi Changing Future (sul clima e sul nostro futuro), Global Change (sulla globalizzazione), Next Tech (sull'innovazione nella medicina, nella tecnologia, nella riflessione filosofica), Our Evolution (sui grandi sistemi: dalle metropoli all'universo), Changing Economy (sulle sfide economiche e la lotta contro la povertà).

Prodotto dalla Fondazione Musica per Roma, in collaborazione con Codice Edizioni e il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il National Geographic Festival delle Scienze di Roma è realizzato in partnership con National Geographic, ASI- Agenzia Spaziale Italiana e INFN- Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e in collaborazione con INAF- Istituto Nazionale di Astrofisica e Università degli Studi di Roma "La Sapienza" con il sostegno di Enel e Nissan.

Ad aprire il Festival stamane sarà una lectio magistralis di Jane Goodall, un'etologa e antropologa inglese, nota soprattutto per la sua ricerca sulla vita sociale e familiare degli scimpanzé. Dirige l'organizzazione Jane Goodall Institute, che si occupa dello studio e della protezione dei primati in diverse zone del mondo.

Tra i tanti appuntamenti interessanti, l'anteprima di Genius, la Serie TV su Albert Einstein co-prodotta e diretta dal premio Oscar Ron Howard, che aprirà il Festival la sera del 10 maggio; le lectio magistralis di Chloé Cipolletta, primatologa italiana, che dirige i progetti di ricerca di National Geographic in Africa e di Federico Fanti, paleontologo esperto di dinosauri che terrà anche un laboratorio per le scuole; la mostra fotografica intitolata Il pianeta fragile a cura di National Geographic Magazine.

A chiudere il festival sarà un incontro con Patti Smith intervistata da Marco Cattaneo, direttore di National Geographic Magazine sul tema di come arte e scienza possano collaborare per salvare il Pianeta.

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