Peschiera, Bergamo e Palmanova diventano patrimonio Unesco

Entrano tra i tesori mondiali le mura di Bergamo, la città in provincia di Udine e il gioiello veneto. Franceschini esulta: "Importante risultato"

Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda patrimonio dell'umanità. L'Unesco ha deciso di inserirerle tra i tesori mondiali sotto tutela 'Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo'. Entrano quindi tra i tesori le mura di Bergamo, la città in provincia di Udine e il gioiello veneto.

BERGAMO
Le Mura venete che racchiudono la Città Alta sono infatti il gioiello difensivo che la Repubblica Serenissima costruì tra il 1561 e il 1588. Sono un'imponente costruzione architettonica, lunga 6 chilometri e 200 metri, ben conservata non avendo subito, nei secoli, nessun evento bellico.

PALMANOVA
E' una città fortezza pianificata dai veneziani nel 1593, chiamata la città stellata per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte. Dal 1960 è monumento nazionale.

PESCHIERA DEL GARDA
E' uno dei luoghi più caratteristici del lago Garda. Il centro storico è infatti circondato dalla cinta muraria che ha modificato il percorso naturale del fiume.

FRANCESCHINI
"Un importante risultato – commenta il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini – che conferma il forte e pluriennale impegno dell'Italia nell'attuazione della Convenzione del Patrimonio Mondiale Unesco. Un'opera preziosa che consente al nostro Paese di mantenere il primato del numero di siti iscritti alla Lista e di esercitare un notevole ruolo nella diplomazia culturale nel contesto internazionale".

ALFANO
"L'Italia si conferma il Paese con il maggior numero di siti Unesco al mondo, ben 53: un'autentica superpotenza di cultura e bellezza". Così il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, commenta l'inserimento delle antiche faggete e delle opere di difesa veneziane nella lista Unesco del patrimonio dell'umanità. "Il risultato odierno è frutto del grande sforzo diplomatico della Farnesina, unito alla competenza tecnica degli esperti del ministero dell'Ambiente e dei consulenti dell'Università della Tuscia presenti a Cracovia: un grande lavoro di squadra", ha concluso il ministro.