La rassegna culturale si svolge nelle acque retrostanti l'isola della Giudecca
Una “piccola utopia”, pensata “in modo da innescare un senso di meraviglia, e “quindi anche la volontà”, nelle persone, “di uscire dall’ordinario e di cercare di fare cose che non siano qualsiasi ma che portino gli altri al di fuori della propria routine”. Cinema Galleggiante – Acque sconosciute, nasce sotto questo auspicio nel 2020, e stasera dà il via alla quarta edizione nelle acque retrostanti della Giudecca all’altezza del Rio de Sant’Eufemia a Venezia, fino al 10 settembre. A raccontarlo a LaPresse è Paolo Rosso, direttore artistico del progetto Microclima e cofondatore della rassegna insieme a Edoardo Aruta e Alessandra Messali. Un maxischermo, unito a un impianto scenico flottante, accoglie gli spettatori che possono raggiungerlo con la propria imbarcazione o tramite una piattaforma galleggiante apposita, che può essere raggiunta venendo traghettati a remi.

Come quasi qualunque raduno in acqua “è un pensiero per tutti quelli che abitano a Venezia, anche solo per pochi momenti, è una delle idee più ricorrenti che io abbia mai sentito”, spiega Rosso, originario di Pavia e abitante della città da sedici anni, così come gli altri due fondatori sono di Roma e Bergamo. “In realtà i possessori di barche sono davvero pochi, ho tanti amici veneziani che sono saliti in barca solo qualche volta. La distanza tra il pensiero e quella che è poi la fattibilità, è sempre stata ritenuta incolmabile”.
L’idea originaria per la rassegna risale infatti al 2017, ma solo nel 2020 dopo il primo lockdown contro il Covid-19 ha trovato il favore delle istituzioni, “quando i telegiornali hanno iniziato a parlare delle rassegne drive-in, le istituzioni hanno cominciato a pensare che potesse essere una sorta di drive-in”, racconta Rosso, parlando di una nascita “in un periodo di stallo totale di qualunque attività culturale”. Rassegna che è poi nata come “azione collettiva”. Le realtà coinvolte oscillano tra le 30 e le 40, e ognuna “propone una parte di contenuto audiovisuale o una performance della durata massima di venti minuti, e questa è stata la genesi iniziale del Cinema galleggiante”, aggiunge Rosso.
L’avvio precede di poco la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che quest’anno inizia il 30 agosto. Il legame con la Mostra è presente in forma di omaggio, perché “la Biennale è comunque interessante per Venezia e la rende quello che è, anche se può essere criticata. Porta una quantità di cose di alta qualità uniche al mondo”, chiosa Rosso. L’utopia del Cinema galleggiante è un’idea “di tutti, che noi abbiamo avuto la caparbietà e l’ottusità di realizzare”.
L’arte incontra poi l’offerta gastronomica lagunare, che è curata da ‘Tocia! Cucina e Comunità’, piattaforma interdisciplinare fondata dallo chef Marco Bravetti, che coinvolge cuochi e cuoche operativi nel territorio lagunare e non solo per dar vita a un esperimento di cucina collettiva, popolare e votata alla sostenibilità, caratterizzata dall’utilizzo di prodotti locali a basso impatto, reperiti nelle isole lagunari, e che per la rassegna organizza un ‘Convivio acquatico’.
“Ha lavorato in grandi ristoranti come il Noma di Copenhagen e ha diretto uno stellato, però ha un interesse per la convivialità e la sperimentazione”, dice di lui Rosso. “Come anche nella parte artistica, anche nella parte culinaria abbiamo questa orizzontalità in cui cerchiamo di mettere insieme cose riconosciute o meno, ma che hanno in comune di avere una bella energia e una bella spinta dietro legata alle persona”, conclude.
La serata inaugurale di stasera si apre con l’intervento dello scrittore veneziano Tiziano Scarpa, che sceglie dalle sue opere brani in prosa e in versi sul nostro rapporto con gli spazi e gli oggetti. In seguito viene mostrato Moriyama-San (2017) di Ila Bêka & Louise Lemoine, duo di artisti-filmmaker che ha fatto di Venezia la propria casa, con un documentario che segue la vita quotidiana del signor Moriyama, un eremita urbano che vive in un piccolo arcipelago di pace nel cuore di Tokyo, progettato per lui dall’architetto Ryue Nishizawa. Chi vuole assistere alle serate e non possiede una barca può raggiungere l’ingresso del Consorzio Venezia Sviluppo, sull’isola della Giudecca, entro le 19.00. Il calendario completo è su www.cinemagalleggiante.it.
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