Il ministro Sangiuliano: "Dossier di valorizzazione del territorio, si punta a recupero identità"

La Capitale italiana della Cultura 2026 sarà L’Aquila. Lo ha annunciato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione della cerimonia di proclamazione a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero.

Queste le motivazioni della scelta della giuria, lette dal ministro Sangiuliano: “Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla Cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. Il budget previsto è coerente con gli obiettivi, la strategia di spesa indicata è destinata ad avere un importante effetto moltiplicatore”. “Il palinsesto degli eventi e delle iniziative – ha proseguito – si sviluppa per l’intero anno e copre tutto il panorama dell’espressione artistica e culturale, cinema, teatro, musica e arti visive. Apprezzata l’attenzione ai giovani, che non saranno solo fruitori ma attori. Il progetto adempie agli indicatori del bando con una buona integrazione tra pubblico e privato. Molto apprezzata la centralità e il coinvolgimento del sistema museale, bibliotecario e universitario. Il giudizio è eccellente. Pertanto la giuria all’unanimità raccomanda come Capitale italiana della Cultura 2026 la città dell’Aquila”. 

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