Il gruppo di scrittori aveva criticato "l'ingerenza politica negli spazi della cultura"

Il direttore della Frankfurter Buchmesse Juergen Boos e il presidente dell’Associazione italiana editori (Aie) Innocenzo Cipolletta “hanno invitato congiuntamente una risposta personale” al gruppo di autori italiani che avevano scritto una lettera aperta per criticare “l’ingerenza politica negli spazi della cultura” e alcune scelte relative al programma per delegazione italiana per la Fiera del Libro di Francoforte 2024, dove l’Italia sarà ospite d’onore. Lo ha detto a LaPresse l’organizzazione della Buchmesse, spiegando che Boos e Cipolletta hanno ricevuto ieri la lettera dove si chiedeva, tra le altre cose, di avere incontri più internazionali durante la Fiera del Libro e non solo quelli ritenuti troppo “insulari” tra soli scrittori italiani previsti dal programma.

Nella loro riposta, hanno spiegato “che lo scopo principale della Frankfurter Buchmesse e dell’Aie è fornire una piattaforma per incontri internazionali, per una pluralità di voci e prospettive diverse. Il Salone del libro e l’Aie faranno in modo di dare spazio agli incontri richiesti dagli autori”. “L’obiettivo generale è quello di dare agli autori italiani la migliore visibilità possibile alla fiera internazionale del libro”.

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