Ora partirà lo studio in sinergia con la città ducale, UniUrb e il Comune di Monte Cerignone che custodisce l'archivio

Studiare la corrispondenza per conoscere meglio un’epoca. Quella dei Montefeltro dopo Duca Federico. Essenziali saranno le lettere manoscritte dei duchi urbinati Guidobaldo da Montefeltro e Francesco Maria II della Rovere. “Stiamo lavorando per il recupero e la messa in sicurezza di questi preziosi documenti. Ma anche per la loro digitalizzazione”. Così a LaPresse Andrea Pazzaglia, presidente provincia dei Civici Marche e consigliere comunale a Urbino in merito ai documenti di epoca ducale conservati nel piccolo Comune di Monte Cerignone (Pesaro e Urbino). “Il coinvolgimento con l’Università di Urbino è fondamentale per poter digitalizzare il tutto e procedere con la conservazione. Questo permetterà di farli consultare in tutto il mondo da studiosi. Ho fatto questa scoperta durante la mia attività sul territorio come componente dei Civici, ed essendo consigliere a Urbino, ho creato la connessione con le due amministrazioni comunali e l’ateneo ducale con il prorettore vicario Vieri Fusi e la responsabile delle biblioteche Marcella Peruzzi”.

Un patrimonio inedito da studiare 

Pazzaglia raconta della forte emozione nel poter consultare queste lettere arrivate ai giorni nostri, resistendo alle difficoltà dei secoli e mantenendo intatta la loro unicità. Testimonianze di vita nel ducato che permetteranno di aggiungere elementi alla storia del Rinascimento. “L’archivio è praticamente sconosciuto ai più e ora bisognerà studiare nel dettaglio il contenuto. Sappiamo che è la corrispondenza della vita a Monte Cerignone verso i duchi, quindi faccende economiche e di raccolti. Vedere le risposte è molto affasciante, con le firme dei Montefeltro e i timbri a secco – continua Pazzaglia -. Questo dimostra il legame con il territorio di secoli fa e che oggi continua, rafforzato. Ho proposto, dopo il restauro, di allestire una doppia esposizione con la traduzione così che tutti possano ammirare e leggere queste carte. L’Università di Urbino si è impegnata a occuparsi del recupero e noi come Comune di Urbino a collaborare per quel che serve. Un grazie all’assessore Alfeo Pascucci di Monte Cerignone“, conclude Pazzaglia.

La collaborazione con Urbino 

“La cosa più sorprendente dell’iniziativa è stata la grandezza del materiale, ancora mai studiato, presente nell’archivio di Monte Cerimonie – aggiunge Lara Ottaviani, assessore alla cultura del Comune di Urbino -. Questa è una parte di storia, alla fine della dinastia dei Montefeltro, ancora poco studiata e che ora potrà essere più precisa. C’è la volontà unanime di valorizzare questo immenso patrimonio”, conclude Ottaviani

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