Contesa tra i figli e l'ultima moglie di un nobile romano, l'offerta iniziale è fissata a 353 milioni di euro

(LaPresse) Una villa storica nel cuore di Roma con un soffitto dipinto da Caravaggio, l’unico conosciuto, è andata all’asta martedì 18 gennaio a seguito di un’ingiunzione del tribunale. Asta che è andata deserta. Il Casino dell’Aurora, noto anche come Villa Ludovisi, è stato costruito nel 1570 ed è di proprietà della famiglia Ludovisi dai primi del 1600. Dopo la morte del principe Nicolò Boncompagni Ludovisi nel 2018, la villa è diventata oggetto di una contesa ereditaria tra i figli di primo letto e la terza moglie del nobile, l’americana Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi. Un giudice ha ordinato la messa all’asta della villa, del valore stimato di 471 milioni di euro, con un’offerta iniziale fissata a 353 milioni di euro. Una “proprietà monumentale” su sei livelli, si legge sul sito delle aste del tribunale di Roma, “tra le più prestigiose bellezze architettoniche e paesaggistiche della Roma preunitaria”, con tre garage, il Caravaggio, due terrazzi e uno “splendido giardino”. Il dipinto dell’artista fu commissionato nel 1597 da un diplomatico e mecenate delle arti che chiese al giovane pittore di decorare il soffitto di una stanzetta da lui usata come laboratorio. Il murale largo 2,75 metri, che raffigura Giove, Plutone e Nettuno, non è propriamente un affresco, ma un olio su muro e rappresenta l’unico murale su un soffitto conosciuto realizzato da Caravaggio. La signora Boncompagni Ludovisi spera che alla fine il governo italiano acquisisca la villa, in quanto sito storico protetto dal Ministero della Cultura.

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