La rassegna collettiva nella nuova galleria Federico Rui Arte Contemporanea

Federico Rui Arte Contemporanea annuncia l’apertura della nuova sede in via di Porta Tenaglia 1/3 a Milano. La galleria aprirà al pubblico con la collettiva ‘L’isola che non c’è’, a cura di Vittoria Coen, che sarà visitabile dal 28 novembre 2024 fino al 7 febbraio 2025 dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19. La mostra esplora i confini dell’immaginazione umana, proponendo una riflessione su spazi sconosciuti e oltre il reale. Saranno presenti i lavori di Christian Balzano, Alessandro Busci, Giovanni Frangi, Daniele Galliano, Giovanni Iudice, Andrea Mariconti, Barbara Nahmad, Paolo Nicolai, Michele Parisi, Matteo Procaccioli Della Valle, Nicolò Quirico, Giuseppe Veneziano. Le opere riflettono un dialogo costante tra ciò che è tangibile e un altrove onirico, stimolando lo spettatore a interrogarsi sul significato profondo del paesaggio, non solo come luogo fisico, ma anche come spazio simbolico e metafisico. Il titolo è un omaggio alla celebre canzone di Edoardo Bennato, che fa riferimento a un luogo dove non ci son santi né eroi, senza odio né violenze.

Tra il 1880 e il 1886 Arnold Böcklin apre le porte a una nuova stagione della pittura con l’enigmatica Isola dei morti, che pone l’attenzione sul rapporto tra fisico ed ultraterreno, definendo figurativamente un luogo che non esiste se non nella mente dell’artista. Un dipinto con il quale lo stesso artista intendeva dar vita a “un quadro per sognare”. Già nel 2002, Federico Rui Arte. Contemporanea indagava il concetto di evasione dalla rappresentazione del reale e la conseguente necessità di una visione immaginaria, inaugurando la sua prima sede in via Solferino con la mostra (S)paesaggi. La mostra è un viaggio attraverso le diverse interpretazioni di paesaggi e luoghi immaginari, che oltrepassano la realtà e i limiti imposti dall’uomo. Un viaggio verso territori possibili e nuove percezioni del reale. Ne L’isola che non c’è gli artisti, ognuno con la propria autonomia di linguaggio, ricercano luoghi sconosciuti offrendo un neo-vedutismo contemporaneo che rielabora paesaggi apparentemente conosciuti, restituendone l’impressione a volte di infinito, a volte di delimitato. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Arciduca Edizioni, con un testo di Vittoria Coen e arricchito da alcuni scritti dei dodici artisti

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata