Presentata la sesta edizione di 'A fianco del coraggio'
Presentata a Roma la sesta edizione di ‘A fianco del coraggio‘, il premio letterario ideato da Roche Italia che raccoglie storie di vita, raccontate da uomini, per celebrare la forza e il coraggio delle donne che affrontano la patologia oncologica e sensibilizzare tutta l’opinione pubblica sulla tematica. “Abbiamo scelto un taglio inconsueto per raccontare le storie degli uomini che rimangono a fianco delle donne colpite da una patologia oncologica ed è un taglio che vuole combattere lo stereotipo di genere”, evidenzia Benedetta Nicastro, segretaria generale del premio ‘A fianco del coraggio’. “Normalmente si pensa alla figura del caregiver come una figura femminile – aggiunge – invece c’è bisogno di raccontare le storie di uomini che rimangono a fianco, perché sono quelli meno attrezzati emotivamente ad affrontare un percorso di malattia. Abbiamo voluto raccogliere queste storie come se fossero un confessionale, uno spazio sicuro nel quale far vivere le proprie emozioni”. “Ne escono racconti di vita straordinari – aggiunge – non sono solo mariti, compagni, ma sono anche fratelli, figli e qualche anno fa abbiamo avuto anche la storia raccontata dalla prospettiva di un cane. Sono maschere che si mettono, perché la scrittura ti permette di poter parlare delle emozioni in modo molto semplice”. Sono intervenuti, tra gli altri, Gianni Letta, la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, il presidente di Anica Francesco Rutelli e Cristina Cenci, senior partner di Eikon Strategic Consulting. A vincere la storia ‘Soldatini’ di Luca Locatelli che è diventato un cortometraggio. “Diffondere questi messaggi serve tanto – dice Carolina Marconi, testimonial dell’iniziativa – dico sempre parlate con le persone perché è davvero importante. A me ha fatto tanto bene conoscere tante persone sui social. Quando mi è stato diagnosticato il cancro non sapevo nulla, ero spaventata e disperata e soltanto chi attraversa la tua stessa storia ti fa sentire compresa. Ti senti come in una famiglia e così mi sono sentita meno sola”. “Per me è una nuova vita, nella quale sono più consapevole e più forte e io e Alessandro siamo più uniti che mai – aggiunge – Non mi va di perdere tempo per me il tempo è importante. Non voglio più sprecarlo, perché la vita è adesso. E bisogna vivere bene”.
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