Roma, 30 giu. (LaPresse) – Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra economica. Il provvedimento, di 47 miliardi di euro, prevede di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014 grazie a un intervento pari a 1,5 miliardi, altri 5,5 miliardi nel 2012 e 20 miliardi per ciascuno degli anni 2013-2014.”Tutti i ministri sono sicuri di questa cosa, non possiamo scaricare il debito pubblico sulle future generazioni”, ha spiegato il premier Silvio Berlusconi. “La manovra – ha aggiunto – è stata preparata e costruita con tutti ministri e le loro strutture. Da Tremonti c’è stato il difficile lavoro di collegamento tra tutti ed è stato personalmente a confronto con i membri del governo e i suoi uomini hanno collaborato con altri ministeri ed oggi arrivato un testo condiviso”.
“Il pareggio di bilancio non è un obiettivo di ragioneria, di economia, è un obiettivo politico e etico. Un Paese in deficit è anche in deficit di cifra morale, di onestà. Un Paese in pareggio è un Paese in equilibrio tra le generazioni e tra le persone”, ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Grazie al provvedimento, ha aggiunto, “per il biennio in corso, e cioè il 2011 e il 2012, già sono stati centrati gli obiettivi di bilancio”.
Tante le novità: aumento del bollo per le auto di grossa cilindrata, stipendi dei politici agganciati alla media europea, election day fisso, aumento dell’età pensionistica per le donne. Smentito l’aumento dell’Iva dell’1%. L’imposta sul valore aggiunto sarà tuttavia soggetta a “una revisione graduale delle attuali aliquote, tenendo conto degli effetti inflazionistici prodotti da un aumento”. Nella manovra è prevista la visita fiscale anche da primo giorno per i dipendenti della Pubblica amministrazione, “quando l’assenza – si legge nel testo – si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative” la visita fiscale per assenza di malattia arriverà “sin dal primo giorno”.
Inoltre, dal 2020 l’età pensionabile delle donne salirà di un mese e dal primo gennaio 2021 ci sarà un ulteriore aumento di due mesi per andare in pensione (60 anni e tre mesi, ndr) e così via fino al 2032. Dal 2013 niente tagli per enti locali ‘virtuosi’, quindi per coloro che rispetteranno la nuova serie di parametri. Il testo prevede la riduzione del 30% degli incentivi relativi al fotovoltaico e dei costi legati al ‘decomissioning’ delle centrali nucleari dal 2012, con una riduzione delle tariffe elettriche stimata del 3%.
Capitolo a parte per la cultura. Nessun taglio è previsto per il ministero ai Beni culturali e agli spettacoli. E Cinecittà rinascerà con una forma societaria più snella, vigilata dal Mibac, che prenderà il nome di Cinecittà Luce. A partire dal prossimo anno i cittadini potranno destinare il 5 per mille ai soggetti collegati al comparto cultura.
Secondo quanto previsto dalla manovra, “arriverà nel 2012 la tassazione agevolata del reddito dei lavoratori “collegato a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione e efficienza organizzativa”, il cosiddetto bonus relativo alla produttività lavorativa. Nella norma si specifica che “il Governo, sentite le parti sociali, provvede entro il 31 dicembre 2011 alla determinazione del sostegno fiscale e contributivo nei limiti delle risorse stanziate con la legge di stabilità”.