Milano, 1 lug. (LaPresse) – Chiusura positiva per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale dell’1,64% a 20.516,99 punti e il Ftse All-Share che guadagna l’1,5% a 21.227,69 punti. L’Eurogruppo ha annullato il meeting sulla Grecia che era in programma per domenica e discuterà invece la possibilità di nuovi aiuti in una teleconferenza che si terrà domani sera. Dopo il voto sull’attuazione del piano di austerity del Parlamento, la crisi del debito di Atene spaventa meno i mercati. “La Grecia ha fatto la sua parte, ora l’Europa e il mondo mantengano le promesse sul prestito”, ha detto oggi il premier, George Papandreou. Negli Stati Uniti, l’indice Ism manifatturiero si è attestato a giugno a 55,3, registrando la più lenta crescita in 20 mesi, mentre la spesa per le costruzioni è calata dello 0,6% a maggio. In questo contesto, chiusura sopra la parità per le principali Borse europee, con l’indice Ftse 100 di Londra che sale dello 0,74% a 5.989,76 punti, il Dax di Francoforte che cresce dello 0,59% a 7.419,44 punti e il Cac 40 di Parigi che sale dello 0,63% a 4.007,35 punti.
Standard & Poor’s ha confermato il possibile downgrade dell’Italia nei prossimi 24 mesi. La manovra del Governo non ha convinto gli analisi dell’agenzia di rating, che ha parlato di un crescita troppo debole e di una stima sul recupero dall’evasione troppo ottimistica. A Milano le banche non risentono della valutazione di S&P’s, ma balzano libere dalle sofferenze legate ad Atene. Banco Popolare cresce dell’1,95% a 1,62 euro, Banca Montepaschi del 6,03% a 0,554 euro, Popolare Milano del 7,92% a 1,758 euro, Intesa Sanpaolo del 4,19% a 1,913 euro, Ubi Banca del 2,63% a 3,984 euro e Unicredit del 5,27% a 1,537 euro.
Atlantia è la maglia nera del Mib, con un calo del 2,38% a 14,33 euro, nonostante l’annuncio del perfezionamento dell’acquisto da Acciona delle tratte sudamericane Vespucio Sur, Via Litoral Central e Operalia. Per effetto della manovra finanziaria, infatti, potrebbe entrare presto in vigore una nuova norma sugli ammortamenti degli asset dei concessionari autostradali, che penalizzerebbe il gruppo. Tra gli altri, salgono FonSai (+2,27%), Buzzi Unicem (+2,29%), Prysmian (+2,02%)m Generali (+2,34%), Mediobanca (+3,01%) e Pirelli (+0,87%). Scendono Telecom Italia (-0,26%), Ansaldo Sts (-2,22%), Fiat (-0,59%) e Campari (-0,44%).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata