Roma, 1 lug. (LaPresse) – Migliora l’andamento dei conti pubblici. Il deficit italiano nei primi tre mesi del 2011 si è attestato al 7,7% del Pil, in miglioramento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo comunica l’Istat. Secondo l’istituto statistico nazionale, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato negativo e pari a 13.109 milioni di euro, valore inferiore di oltre tre miliardi a quello rilevato nel corrispondente trimestre del 2010 (-16.498 milioni). Il saldo corrente (risparmio) è risultato negativo e pari a 20.565 milioni di euro, contro il valore negativo di 21.429 milioni di euro registrato nel corrispondente trimestre dell’anno precedente.

Le entrate totali sono cresciute del 3,8% su base annua, in accelerazione rispetto a quanto rilevato nei precedenti trimestri. Sul risultato ha inciso l’aumento delle imposte in conto capitale. Le sole entrate correnti sono aumentate del 3,4%, un valore comunque più elevato di quello registrato nel corso del 2010. L’incidenza delle entrate sul Pil è cresciuta al 40,6%, contro il 40,2% registrato nello stesso trimestre del 2010.

Per quanto riguarda le uscite totali, sono aumentate sono aumentate dell’1,9% su base annua. Si tratta di un tasso superiore a quello registrato nel corso dei vari trimestri del 2010. Le uscite correnti sono aumentate in termini tendenziali del 2,4%, mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 5,2%. In rapporto al Pil l’incidenza è calata dal 48,7% dei primi tre mesi dell’anno scorso al 48,3% del periodo gennaio-marzo 2011.

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