Washington (Usa), 10 lug. (LaPresse/AP) – Lo speaker della Camera degli Stati Uniti, John Boehner, ha informato il presidente Barack Obama che cercherà di raggiungere un accordo da 2 trilioni di dollari (cioè 2mila miliardi di dollari) sulla riduzione del debito, cioè un accordo più limitato rispetto all’obiettivo dei 4 trilioni in 10 anni a cui mirava la Casa Bianca. La decisione è dovuta alle divergenze fra democratici e repubblicani a proposito dell’aumento delle tasse, visto che il Gop è irremovibile e non intende appoggiare alcun piano sul debito che includa lo stesso aumento delle tasse.

“Nonostante gli sforzi per raggiungere un terreno comune, la Casa Bianca non cercherà un accordo ampio sulla riduzione del debito senza aumento delle tasse”, si legge in una nota diffusa da Boehner. “Credo che il migliore approccio – continua Boehner – sarebbe di centrare l’attenzione su misure più ridotte, basate sui tagli individuati dal gruppo per le negoziazioni guidato da Biden”. Il gruppo bipartisan guidato dal vicepresidente Usa Joe Biden ha già identificato, ma non ancora firmato, un piano da 2 trilioni di dollari di riduzioni del deficit, basato soprattutto sui tagli alle spese.

Un accordo sulla riduzione del debito è fondamentale per guadagnare l’appoggio dei repubblicani e innalzare il tetto del debito degli Stati Uniti, che attualmente è fissato a 14,3 trilioni di dollari; inoltre secondo l’amministrazione è necessario raggiungere un’intesa entro il 2 agosto, altrimenti si rischia il default. Le dichiarazioni di John Boehner arrivano a poche ore dall’incontro previsto alla Casa Bianca fra il presidente Barack Obama e i leader di Camera e Senato, fra cui lo stesso Boehner.

Non si è fatta attendere la replica della Casa Bianca, che ha intenzione di continuare a spingere per ottenere ancora progressi nelle negoziazioni sulla riduzione del debito. “Il presidente Obama ritiene che risolvere i nostri problemi del bilancio sia un imperativo economico, ma per farlo non possiamo chiedere alla classe media di sopportare tutto il peso dei costi alti e dei tagli al budget” ha detto il direttore delle comunicazioni della Casa Bianca, Dan Pfeiffer. “I due partiti hanno fatto progressi reali e tirarsi indietro ora implicherà non solo il fallimento delle nostre sfide fiscali, ma confermerà anche il cinismo della gente verso la politica di Washington”, ha continuato Pfeiffer esponendo la posizione della Casa Bianca.

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