Roma, 20 lug. (LaPresse) – “Quello che abbiamo visto sulle banche italiane non è collegato al fatto che ci siano in portafoglio titoli di Stato italiani. Le banche italiane sono state un mezzo più che un fine per la speculazione degli ultimi giorni perchè sono banche molto liquide”. Così l’amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, parlando a margine della conferenza stampa per la presentazione dei risultati del progetto ‘Rete d’impresa’ realizzato in collaborazione con Confindustria.
“L’andamento delle banche in borsa in questi ultimi giorni – ha spiegato – non è legato ai fondamentali degli istituti, ma alla situazione di volatilità del mercato”. “Noi – ha aggiunto l’a.d. – abbiamo un titolo estremamente liquido che si presta bene ad attività di ‘short selling’, quindi di vendite allo scoperto e chi ha fatto operazioni sul titolo nelle ultime settimane non ha certamente verificato i fondamentali del gruppo. Andando corti sulle banche si va corti sul Paese”.
C’è stata – ha aggiunto – un’attività di vendite allo scoperto sia sulle banche che sui Btp che ha generato la volatilità, ma vi assicuro che non è legata ai fondamentali specifici di una banca”.
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