Roma, 14 set. (LaPresse) – “La partita non è finita e non finisce. La Cgil sarà nei prossimi mesi nelle piazze di Roma per la mobilitazione nazionale e in tutte le aziende perchè il Paese ha il diritto di avere un’economia diversa e un Governo differente”. Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco di piazza del Pantheon al presidio del sindacato di corso d’Italia contro la manovra. Rivolgendosi al Governo, la Camusso ha aggiunto che “se volete applicare l’articolo 8 della manovra, continueremo la lotta azienda per azienda, territorio per territorio. Non basta un voto di fiducia per fermarci”.
Sul controverso articolo della manovra su licenziamenti e accordi in deroga al contratto nazionale, la leader Cgil si è rivolta all’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. “Non si illuda – ha affermato – che possano cambiare le leggi del Paese”. E ha detto ancora che “nelle scorse ore un amministratore delegato ha ringraziato il Governo per questa norma. Vorrei dire al Governo che si fa ringraziare da uno che l’unica cosa che ha fatto fino ad ora è stata quella di chiudere due stabilimenti”.
Secondo la Camusso “il sentimento di questo Paese è che non si fida più di questo Governo. La manovra non è credibile perchè il Governo non ha il coraggio di affrontare i nodi dei problemi e non lo fa non perchè non è capace, ma perchè ha deciso di difendere una piccola fetta del suo elettorato”.
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