Cannes (Francia), 4 nov. (LaPresse/AP) – “L’Italia ha chiesto al Fondo monetario internazionale di monitorare le proprie riforme economiche e fiscali”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso al vertice del G20 di Cannes, concluso oggi. “La prossima settimana è prevista una missione dell’Ue in Italia per monitorare l’andamento delle riforme in Italia”, ha aggiunto Barroso. La valutazione del Fmi sarà trimestrale e considererà le misure annunciate dall’Italia, “dando alla Commissione Ue la missione di verificare i provvedimenti in maniera dettagliata, vigilando sulla loro esecuzione”, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. E Christine Lagarde ha annunciato che sarà nel nostro Paese entro la fine di questo mese.
Secondo Barroso, la missione di Ue e Fmi in Italia serve solo a dimostrare ai mercati “l’assoluta determinazione del Paese nel portare avanti le misure contro la crisi”. Giudizi positivi per la scelta italiana sono arrivati da più parti. Il comunicato finale del G20 dà il benvenuto alla scelta di “invitare il Fmi a portare avanti una verifica pubblica dell’attuazione delle sue politiche su base trimestrale”. Anche il presidente americano Barack Obama ha elogiato l’Italia, definendo la richiesta un esempio delle misure necessarie per costruire fiducia.
Lo stesso premier Silvio Berlusconi ha spiegato a Cannes la richiesta di monitoraggio: “Dovendo ottenere da opinione pubblica e mercati finanziari la fiducia su riforme già approvate in sede governativa e che il Senato approverà probabilmente il 15 novembre, abbiamo chiesto la certificazione del Fmi”. Ha spiegato Berlusconi: “L’Fmi ci aveva offerto, con grande cortesia, anche dei fondi ma abbiamo rifiutato ringraziando, perchè non riteniamo necessario un intervento di questo tipo”. Poco dopo, Lagarde ha però smentito: “Non abbiamo offerto nessun finanziamento all’Italia, che non ha necessità di fondi associati alla nuova linee ‘precauzioneli’ di credito”.
Il G20 ha anche accettato l’incremento delle risorse del Fondo monetario internazionale, sebbene non abbia preso alcuna decisione su come raggiungere l’obiettivo. Le nazioni europee e quelle non-europee sono infatti in disaccordo sul come usare meglio l’Fmi negli aiuti. “È importante che il Fmi si veda incrementate le risorse a disposizione”, ha aggiunto Barroso parlando con i giornalisti.
A livello europeo, il comunicato finale del vertice spiega che il Fmi dovrebbe lavorare nei prossimi tre mesi a un conto speciale destinato all’eurozona. In questo modo Paesi come gli Stati Uniti, che pensano che l’Europa debba pagare da sola per i propri problemi finanziari, non sarebbero costretti a contribuire, mentre altri Stati che come la Russia e il Brasile pronti ad aiutare l’eurozona potrebbero farlo. Nel comunicato si legge inoltre che l’Fmi dovrebbe trovare un modo per emettere una quantità maggiore dei cosiddetti diritti speciali di prelievo, una valuta di riserva del Fondo che può essere scambiata con denaro con banche centrali nel mondo. I diritti speciali di prelievo possono essere semplicemente creati e non richiedono nuovi impegni da parte dei Paesi membri dell’Fmi.
A proposito dello European Financial Stability Facility (Efsf), ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel: “Ora dovremo accelerare il nostro lavoro sulle linee guida del fondo di salvataggio europeo e poi tutti i Paesi membri del Fondo monetario internazionale saranno chiamati a dare un contributo all’Efsf”. Paesi che non appartengono all’eurozona, ha aggiunto la Merkel, non si sono impegnati a contribuire al fondo, ma l’aumento delle risorse del Fmi è una notizia positiva. La cancelliera si è detta fiduciosa che le nuove risorse del Fondo saranno usate anche per aiutare la zona euro dopo che i leader europei avranno stabilito i dettagli del rafforzamento dell’Efsf. I ministri delle Finanze dell’eurozona si incontreranno lunedì a Bruxelles.