Roma, 26 lug. (LaPresse) – Il governo è stato “irresponsabile” e “non può ricorrere a giochetti”, ma deve trovare una soluzione per tutti i lavoratori esodati.I sindacati sono scesi in piazza, a Roma, con un presidio al Pantheon, per ribadire che le misure adottate dall’esecutivo su questo tema sono insufficienti. “Troviamo particolarmente sgradevole – afferma la leader della Cgil, Susanna Camusso – che si sia adottata una formula per cui si coprono gli accordi nazionali e non la miriade degli accordi territoriali”.
Cgil, Cisl e Uil chiedono una tutela anche per gli esodati, che non sono compresi nelle due misure adottate dal governo: il decreto ministeriale per 65mila e la salvaguardia di altri 55mila esodati nel provvedimento sulla spending review. Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolinea la necessità che l’esecutivo guidato da Mario Monti convochi i sindacati perchè il tema è più ampio e non si possono considerare “solo gli accordi fatti in sede governativa, costringendo i cittadini a fare ricorsi in sede giudiziaria, che è la cosa più stupida”. Posizione condivisa anche dal segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, che definisce una questione di equità e di certezza” la necessità di garantire a tutti gli esodati di andare in pensione con le vecchie regole, antecedenti alla riforma Fornero.
La mobilitazione unitaria dei sindacati è anche l’occasione per ribadire la contrarietà ai colpi di cure alla spesa pubblica della spending review: per Camusso, il provvedimento contiene “tagli lineari a servizi e cittadini” e la strada è “sbagliata”, mentre Bonanni chiede al premier Mario Monti, “frenato dalla sua stessa maggioranza”, di intervenire “ancora di più” su province, municipalizzate e sull’intera “impalcatura amministrativa”. Dopo il presidio di oggi, i sindacati promettono di proseguire la loro protesta, se il governo non darà garanzie a tutti gli esodati. Intanto, all’orizzonte, c’è lo sciopero del pubblico impiego, proclamato ieri da Cgil e Uil a fine settembre. La Cisl, invece, come riferito da Bonanni, scioglierà la riserva solo dopo l’incontro che si terrà lunedì al dicastero della Funzione pubblica, alla presenza del ministro Filippo Patroni Griffi. Ai giornalisti che le chiedevano se l’Italia vivrà un “autunno caldo”, Camusso ha risposto: “Per il momento direi che ci aspetta un agosto preoccupante”.
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