Milano, 24 ago. (LaPresse) – La Borsa di Milano chiude la settimana con una seduta negativa, con il Ftse Mib che perde lo 0,49% a 14.880,68 punti e il Ftse All-Share che mostra un calo dello 0,43% a 15.767,39 punti. Al termine dell’incontro di oggi tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il premier greco, Antonis Samaras, la leader tedesca ha detto che Atene ha intrapreso “passi concreti” e ha detto di volere che la Grecia “rimanga parte dell’eurozona”. Samaras, invece, ha assicurato che la Grecia rispetterà gli impegni presi, ma ha ribadito che Atene ha bisogno di “più tempo per respirare”. Intanto nel pomeriggio due funzionari della Bce, come riporta il sito di Bloomberg, hanno fatto trapelare che la Banca potrebbe attendere la decisione dell’alta Corte tedesca sulla legittimità dell’Esm, prevista per il 12 settembre, prima dell’eventuale attivazione del programma di protezione dallo spread. Dopo essere schizzati rispettivamente in area 450 e 515 punti base, i differenziali di Btp e Bonos a 10 anni sul Bund tedesco hanno ripiegato intorno a 435 e 505 punti base. Nel pomeriggio, tuttavia, a favorire il recupero delle Borse europee è arrivato il dato sugli ordini di beni durevoli Usa, saliti a luglio del 4,2%, meglio delle attese che indicavano un +2%. L’indice Ftse 100 di Londra resta sulla parità a 5.776,6 punti, il Dax di Francoforte avanza dello 0,31% a 6.971,07 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un lieve incremento dello 0,02% a 3.433,21 punti. A Madrid l’indice Ibex guadagna lo 0,38% a 7.310,3 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 sale dell’1,91% a 233,47 punti.
Con lo spread italiano sotto pressione a Milano fa fatica il comparto bancario. Cedono Mps (-0,21% a 0,241 euro), Bper (-1,29% a 4,13 euro), Popolare di Milano (-0,1% a 0,397 euro), Banco Popolare (-1,16% a 1,109 euro), Intesa Sanpaolo (-1,41% a 1,19 euro), Mediobanca (-0,23% a 3,446 euro), Ubi Banca (-0,39% a 2,542 euro) e Unicredit (-1,4% a 3,102 euro).
In affanno gli industriali, con Fiat (-3,74% a 4,378 euro), Fiat Industrial (-1,5% a 8,185 euro) e Finmeccanica (-1,6% a 3,574 euro). Fuori dal paniere principale strappa Prelios (+22,36% a 0,0963 euro), con gli americani di Fortress e la cordata Caputi-Merloni che, secondo indiscrezioni, sarebbero interessati a partercipare al riassetto del gruppo.
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