Madrid (Spagna), 31 ago. (LaPresse) – Il governo della Spagna ha approvato la riforma del settore finanziario. Lo ha annunciato al termine di un consiglio dei ministri il responsabile all’Economia, Luis de Guindos, come riporta ‘El Pais’. La misura incorpora le condizioni chieste dall’eurozona per il prestito di salvataggio fino a 100 miliardi per le banche del Paese. “Se avessimo avuto prima questi strumenti – ha spiegato de Guindos – avremmo affrontato la crisi in modo diverso, ma dobbiamo guardare al futuro”. La riforma prevede la creazione di una ‘bad bank’, a cui vengono trasferite tutte le attività deteriorate in pancia agli istituti di credito, in particolare gli asset immobiliari, e il potere di liquidare le banche insolventi. De Guindos ha affermato che la gestione degli attivi da parte della ‘bad bank’ durerà “dai 10 ai 15 anni”, un periodo in cui, si stima, sarà possibile ricollocare le attività sul mercato. “Sarà una società con una gestione sostenibile, che non fa perdite – ha assicurato il ministro all’Economia spagnolo – e minimizzerà l’impatto per il contribuente”. A questo scopo sarà ridotta “al minimo” la partecipazione del fondo governativo per la ristrutturazione bancaria (Frob) e sarà favorita la partecipazione dei privati.

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