Bruxelles (Belgio), 9 ott. (LaPresse) – “E’ molto importante” che la vigilanza bancaria unica Ue entri in funzione dall’inizio di gennaio 2013. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso di un’audizione di fronte al Parlamento europeo. L’Eurotower, ha aggiunto Draghi, “accoglie con favore la proposta della Commissione Ue di un unico meccanismo di supervisione che è in linea con la dichiarazione finale del vertice Ue del 29 giugno”. Secondo Draghi per l’organismo di supervisione, che è previsto rientri nella Bce, “c’è bisogno un periodo di adeguamento graduale. Ma la cosa importante è che il regolamento del consiglio entri in vigore il primo gennaio, poi possiamo cominciare a lavorare con i supervisori nazionali”. “Pensiamo – ha sottolineato il numero uno della Bce – che sarà necessario circa un anno”.
Secondo Draghi sull’unione bancaria bisognerà procedere su “tre pilastri” che ripristino la fiducia nell’eurozona. Ai membri della Commissione parlamentare affari economici e monetari, il presidente della Bce ha spiegato che servono un’autorità di vigilanza unica e due passi successivi, ovvero un fondo di salvataggio comune per gli istituti di credito e un fondo di garanzia sui depositi condiviso. La proposta avanzata dalla Commissione Ue prevede che la supervisione bancaria parta dal prossimo primo gennaio nei Paesi in maggiore difficoltà, si estenda alle maggiori istituzioni finanziarie a metà anno e infine venga applicata, dal primo gennaio 2014, a tutte le 6 mila banche dell’eurozona. Draghi ha sottolineato che se le norme entrassero in vigore con l’inizio del 2013, “questo ci permetterebbe di iniziare i lavori preparatori il più rapidamente possibile”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata