Torino, 31 gen. (LaPresse) – E’ giallo sul caso delle 19 mobilità a Pomigliano. Secondo fonti sindacali Fiat avrebbe trovato, insieme con i rappresentanti dei lavoratori, la soluzione per il caso dello stabilimento campano di Fabbrica Italia Pomigliano. L’ipotesi permetterebbe anche di far rientrare in Fiat Group Automobiles i 1.400 lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Tuttavia la Fismic, uno dei sindacati, ha smentito l’intesa. E l’azienda ha preferito non commentare la notizia. Secondo quanto sarebbe stato concordato tra dirigenti del Lingotto e i sindacati firmatari dell’accordo sul sito campano, la soluzione prevede il superamento delle due distinte società, la newco Fip e quella dello stabilimento Giambattista Vico, creando un unico contenitore societario. In questo modo – spiegano le fonti – non ci sarebbe più la necessità di riassumere i dipendenti in Fip e cadrebbe la questione della discriminazione sollevata dalla Fiom e confermata dalla sentenza della Corte d’Appello di Roma. Tutti i lavoratori di Pomigliano rientrerebbero in Fga e andrebbero a ruotare in cassa integrazione dopo un rinnovo dell’ammortizzatore sociale. Per gli operai non ancora rientrati in Fip la cassa strordinaria scade a luglio 2013.
Fismic smentisce: Ancora nessuna soluzione “Non conosco questa soluzione e non so come sia potuta uscire questa notizia. Escludo categoricamente che di questa ipotesi si sia discusso”. Lo ha detto il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo, in merito alla soluzione che, secondo altre fonti sindacali, sarebbe stata trovata per le 19 mobilità a Pomigliano. Sul presunto incontro per l’intesa tra rappresentanti di Fiat e dei sindacati firmatari dell’accordo su Fip, Di Maulo ha aggiunto che: “Non ne so niente, non faccio il sindacalista a Pomigliano”. Sulle 19 mobilità, ha sottolineato il leader Fismic, “c’è una discussione in corso da tempo ma non è stata trovata alcuna soluzione”.
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