Roma, 12 feb. (LaPresse) – “Riaffermiamo il nostro impegno affinché i tassi di cambio siano determinati dal mercato”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dai ministri e dai governatori delle banche centrali del G7. La decisione del nuovo governo giapponese di fare pressioni su Bank of Japan per svalutare lo yen ha portato alcuni analisti a prevedere quella che hanno definito una possibile ‘guerra dei cambi’. Il presidente della Bce, Mario Draghi, aveva detto la scorsa settimana che l’Eurotower intende monitorare con attenzione gli effetti di un apprezzamento dell’euro. Inoltre tra Francia e Germania si è generata una polemica, con Parigi che vedrebbe di buon occhio un deprezzamento della moneta unica europea. Il G7, che si riunirà nei prossimi giorni a Mosca, ribadisce che “le nostre politiche fiscali e monetarie sono state e rimarranno orientate verso i nostri obiettivi nazionali con azioni che non saranno finalizzate a condizionare i tassi di cambio”. Le sette principali potenze industriali sottolineano di essere “d’accordo sul fatto che l’eccesso di volatilità e i movimenti disordinati” di tali tassi “possono avere implicazioni negative per la stabilità economica e finanziaria”.