Roma, 13 feb. (LaPresse) – Ancora un “anno nero” quello appena concluso per le aziende italiane: 12.000 fallimenti, 2.000 procedure non fallimentari e 90.000 liquidazioni: oltre 104 mila imprese sono entrate in crisi o hanno dovuto chiudere i battenti, un valore che supera quello già molto elevato del 2011 (+2,2%). Lo afferma Cerved Group, sottolineando che questi dati sono accompagnati da un boom delle nuove forme di concordato preventivo, introdotte dalla riforma entrata in vigore a settembre: si stima che nel solo quarto trimestre dell’anno siano state presentate circa 1.000 domande, soprattutto nella forma del concordato con riserva. “Il picco toccato dai fallimenti nel 2012 – commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato della società – supera del 64% il valore registrato nel 2008, l’ultimo anno pre-crisi. Sono stati superati anche i livelli pre-2007, quando i tribunali potevano dichiarare un fallimenti anche per aziende di dimensioni microscopiche”.