Roma, 19 feb. (LaPresse) – Sono circa 9 milioni le persone in difficoltà con il lavoro in Italia nel 2012, che si può definire “l’anno nero dell’occupazione”. Lo affermano in un approfondimento la Cgil e la Fondazione G. Di Vittorio, che sommano “i lavoratori che nel 2012 si trovavano nella cosiddetta ‘area del disagio’, cioè precari o part time involontari, a quelli della cosiddetta ‘area della sofferenza occupazionale’, vale a dire disoccupati, scoraggiati immediatamente disponibili a lavorare e persone in cassa integrazione”. Secondo Corso d’Italia, che riprende dati Istat, tra ottobre e dicembre si sono persi quasi 200 mila posti, con un numero di occupati a dicembre prossimo a quello di sette anni prima. La disoccupazione è cresciuta su valori estremamente elevati, portando l’Italia indietro di 14 anni.
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