Pechino (Cina), 22 mar. (LaPresse/AP) – Il Pil della Cina crescerà nel 2013 dell’8,5%, ma Pechino deve aprire alle riforme se vuole mantenere un ritmo di crescita forte. Lo sostiene l’Ocse, precisando che i rischi dall’inflazione e dal debito pubblico sono moderati. L’organizzazione internazionale con sede a Parigi ritiene che la Cina deve incrementare la produttività e la competitività delle aziende, aprendo i mercati e consentendo ai lavoratori di spostarsi più facilmente soprattutto se si tratta di manodopera specializzata. I leader cinesi promettono dal 2005 di aprire il settore industriale alla concorrenza privata “ma davvero non hanno ottenuto alcun risultato”, afferma Richard Herd, il responsabile del rapporto Ocse. “Bisogna rendere – aggiunge – questi cambiamenti efficaci e tangibili”. Secondo altri ‘think tank’ internazionali come la Banca Mondiale Pechino potrebbe andare incontro a un declino se non riuscirà a ridurre il predominio dei colossi di stato nell’energia e nella finanza.

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