Milano, 29 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Tornano gli acquisti a Piazza Affari che archivia la prima seduta della settimana in deciso rialzo, strappando la maglia di migliore tra i listini del Vecchio continente. Sin dalle prime battute il mercato ha festeggiato con decisi guadagni la formazione del nuovo esecutivo Letta che ha giurato ieri al Quirinale. Un’accelerazione al rialzo durante il discorso del premier Enrico Letta che ha illustrato alla Camera dei Deputati le linee programmatiche del Governo. Sul fronte tasse il nuovo presidente del Consiglio ha annunciato che tra le prime linee guida che l’esecutivo intende seguire vi è lo stop al pagamento dell’Imu di giugno in attesa di un confronto e di una revisione della tassazione. Stop anche all’aumento dell’Iva, dal 21 al 22%, che scatterebbe dal primo luglio. Letta si è dato 18 mesi di tempo: “se tra 18 mesi non sarà avviato il processo delle riforme istituzionali ne trarrò le conseguenze”. A sostenere Piazza Affari il buon esito dell’asta odierna di Btp a media-lunga scadenza. Il Tesoro ha collocato Btp a 10 anni e a 5 anni per complessivi 6 miliardi, con rendimenti in deciso calo e una domanda superiore all’offerta. Il mercato promuove così il nuovo governo a larghe intese, nato dopo due mesi di stallo, e ignora l’allarme di Moody’s sull’Italia. In questo scenario il Ftse Mib ha chiuso la seduta in rialzo del 2,20%, portandosi a un soffio da quota 17 mila punti, mentre il Ftse Italia all-share ha segnato un +2,09% a 17.935,27.

Andamento a due velocità per i bancari a Piazza Affari. In testa al paniere principale Banca Monte Paschi di Siena (+6,88%). Di fronte ai soci riuniti in assemblea il numero uno del gruppo senese, Alessandro Profumo, ha dichiarato che la sfida principale per l’istituto è la restituzione dei Monti Bond. “Ce la possiamo fare, ma nulla è scontato” ha precisato Profumo. All’interno del comparto rialzi superiori al 3% per Ubi Banca, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Banco Popolare. Le vendite si sono invece abbattute su Popolare di Milano (-%) a Piazza Affari. L’assemblea dei soci ha bocciato la proposta di voto a distanza sostenuta dal management, che prevedeva la possibilità di partecipare anche attraverso il computer. “La decisione – ha commentato oggi l’analista di Equita – è un punto a favore dei contrari alla trasformazione, anche se non decisivo”. Il podio dei migliori titoli del listino milanese è composto, oltre da Mps anche da A2a (+6,11%) e Mediaset (+4,68%).

Andamento altalenante per il gruppo Fiat che oggi ha presentato i conti dei primi tre mesi del 2013. Dopo essere passata in territorio positivo in scia all’uscita dei conti il titolo del Lingotto ha chiuso la seduta in ribasso dell’1,19%. Poco dopo le 15.30 Fiat ha annunciato di avere chiuso i primi tre mesi dell’anno con un risultato della gestione ordinaria che è scivolato a quota 618 milioni di euro, mentre i ricavi, pari a 19,8 miliardi di euro, hanno mostrato una flessione del 2%. Il mercato si attendeva un giro d’affari a 20,4 miliardi di euro e un trading profit di 691 milioni. L’utile netto del primo trimestre si è attestato a 31 milioni di euro contro i 262 milioni al 31 marzo 2012. Restano invariati gli obiettivi per l’intero 2013.

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