Bratislava (Slovacchia), 2 mag. (LaPresse) – La Bce scende in campo in modo deciso per cercare di riattivare il flusso di credito alle imprese e sostenere la ripresa. Il presidente dell’Eurotower, Mario Draghi, ha spiegato al termine del Consiglio direttivo, che si è svolto oggi a Bratislava, in Slovacchia, che l’istituto centrale dell’eurozona ha iniziato una consultazione con altre istituzioni per trovare misure atte a sostenere i titoli che hanno come collaterali i prestiti emessi dalle banche, per facilitare il flusso di credito a famiglie e imprese. L’Eurotower ha tagliato inoltre oggi il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, aggiornando il minimo storico dallo 0,75% allo 0,5%. Tuttavia la riduzione del costo del denaro non è stata l’unica freccia scagliata dall’arco di Francoforte. Draghi ha annunciato che è stato deciso di prolungare fino a metà 2014 le aste trimestrali con cui fornisce al sistema liquidità illimitata. Draghi ha sottolineato che la politica monetaria della Banca centrale rimarrà “accomodante per tutto il tempo necessario”.
Secondo il numero uno della Bce, anche se “il mercato del lavoro rimane debole”, ci sarà nell’eurozona una “ripresa graduale” a partire dal secondo semestre del 2013. Draghi ha sottolineato che le misure straordinarie dell’Eurotower hanno contribuito a un “recupero della fiducia”, ma i governi “non devono allentare gli sforzi per ridurre i deficit” evitando di “sprecare” i progressi fatti. Da parte sua, la Bce “rimane pronta ad agire se necessario”, monitorando tutti i dati economici, compresa l’inflazione che nell’eurozona dovrebbe rimanere “vicina e sotto il 2%” nel medio termine. Per quanto riguarda il taglio dei tassi, Draghi ha precisato che in Consiglio direttivo “c’è stato un consenso a maggioranza” e che l’istituto centrale “è tecnicamente pronto a gestire tassi negativi”.
Il presidente della Bce si focalizza ancora sulla questione del credito che considera una priorità. Le condizioni del credito “restano strette”, ha detto, in quanto “la debolezza si è protratta a inizio anno dal quarto trimestre” del 2012. Per Draghi occorre accelerare verso l’unione bancaria europea con i meccanismi di vigilanza e di risoluzione unici, che “sono elementi cruciali e richiedono di essere implementati”. “È essenziale – ha spiegato Draghi – che la frammentazione diminuisca ulteriormente”. Il presidente dell’Eurotower vede anche elementi positivi. Sui mercati finanziari dell’eurozona, ha spiegato, “c’è un ritorno della fiducia, naturalmente graduale”. Nei Paesi sotto stress, come Italia e Spagna, ha aggiunto, “gli spread sui bond a 10 anni sono calati di oltre 200-300 punti base”. E questo per l’ex governatore di Bankitalia è anche merito delle misure non standard della Bce.
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