Milano, 13 mag. (LaPresse/Finanza.com) – Il 2013 sarà ancora un anno difficile per l’economia italiana, le famiglie e le imprese. Lo ribadisce Confcommercio in una nota in cui stima per quest’anno una caduta del Pil dell’1,7% e dei consumi del 2,4%. Le previsioni sono state comunicate in occasione della prima tappa del roadshow “ImPresa diretta con il territorio” che prende il via oggi da Milano. In questa situazione, spiega Confcommercio, a soffrire particolarmente sono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. Molte attività chiudono perché i consumi sono in caduta libera da tanto tempo e la pressione fiscale è ai massimi mentre il credito è sempre meno accessibile e la liquidità scarseggia perché lo Stato non onora i suoi debiti nei confronti delle imprese. Per Confcommercio, “è indispensabile passare dal tempo del rigore e dell’austerità a quello della crescita perché solo così si può assicurare anche la tenuta dei conti pubblici”.

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