Milano, 4 giu. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in rialzo ma lontano dai massimi intraday. L’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,45% a 17.135 punti, ma in mattina si era spinto fino a 17.289 punti. Il listino milanese nei primi scambi aveva sfruttato le chiusure positive di Wall Street e Tokyo, che hanno snobbato il debole dato sulla manifattura statunitense sceso sotto quota 50 punti. Nel pomeriggio è continuato il dibattito sul futuro del quantitative easing della Federal Reserve. Dennis Lockhard, presidente della Fed di Atlanta, ha escluso una stretta della politica monetaria statunitense. Parole che al momento non stanno scaldando gli indici di Wall Street. Ora i riflettori saranno accesi sulle Banche centrali: domani sera la Fed pubblicherà il Beige Book, mentre giovedì la Bce si riunirà per decidere sui tassi d’interesse dopo il taglio del mese scorso.

STMicroelectronics brillante con un balzo del 4,53% a 7,50 euro in scia alle parole dell’amministratore delegato, Carlo Bozotti, che in un’intervista a Le Figaro ha dichiarato che la società si aspetta una crescita degli ordini tra il 5 e il 10% quest’anno dopo un aumento del 5 per cento fatto segnare nel primo trimestre. Bene anche Generali (+1,19% a 14,51 euro) dopo aver annunciato questa mattina la cessione delle attività statunitensi di riassicurazione a Scor. L’operazione ha un controvalore di 920 milioni di dollari e rientra nella strategia annunciata dal Leone per uscire dai business no-core e ottimizzare l’allocazione del capitale. La cessione genererà per la compagnia assicurativa una plusvalenza al netto delle tasse di circa 150 milioni di dollari, rafforzando ulteriormente il profilo di liquidità con un miglioramento di circa 1 punto percentuale sull’indice Solvency I.Positivo il comparto bancario guidato dalla brillante performance della Popolare di Milano che ha mostrato un progresso del 4,68% a 0,434 euro. Bene anche gli altri titoli: Ubi Banca ha guadagnato il 2,45% a 3,506 euro, Monte dei Paschi il 2,43% a 0,249 euro, Intesa SanPaolo l’1,33% a 1,449 euro, Mediobanca lo 0,88% a 5,145 euro. Tra i finanziari hanno registrato una buona performance anche Fondiaria-Sai (+3,42% a 1,572 euro) e Azimut (+2,96% a 14,97 euro). Fiat ha tirato il freno dopo i rialzi delle ultime sedute lasciando sul parterre l’1,66% a 6,22 euro. Il titolo ha incrementato le perdite dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite in Germania. Il Lingotto ha fatto peggio del mercato, registrando a maggio un calo delle immatricolazioni pari all’11,4% a 7.118 unità (quota di mercato al 2,7%). Ieri in serata era stata la volta delle immatricolazioni in Italia: in questo caso Fiat ha evidenziato una flessione delle vendite dell’11,7% a 41.172 veicoli, con la quota di mercato confermata al 30,2% di aprile.ù

Pirelli ha ceduto lo 0,34% a 8,915 euro accelerando al ribasso dopo che la Marco Tronchetti Provera Spa, Lauro Cinquantaquattro (interamente controllata da Clessidra), Intesa SanPaolo e Unicredit hanno comunicato che “sono in corso di completamento le attività per la definizione degli accordi relativi a un’operazione di investimento in Camfin, volta al riassetto della relativa struttura proprietaria, anche a seguito della ipotizzata cessazione della partnership tra le società MTP e GPI da una parte e la Malacalza Investimenti dall’altra”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata