Milano, 12 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari chiude ancora in ribasso, banche in rosso. Fiat prosegue la correzione La Borsa di Milano ha chiuso ancora in ribasso con l’indice Ftse Mib che ha toccato un minimo intraday sotto la soglia dei 16.000 punti. A Karlsruhe si è riunita ancora la Corte costituzionale tedesca per esaminare il piano di acquisto bond della Bce. Oggi, in un’intervista alla Sueddeutsche Zeitung, Christine Lagarde ha dichiarato che lo scudo antispread annunciato l’estate scorsa da Mario Draghi ha evitato una catastrofe. Contrario Jens Weidmann, il numero uno della Bundesbank. Il Tesoro ha superato la prima asta di giugno collocando Bot annuali per 7 miliardi di euro. Il rendimento medio è salito allo 0,962% dallo 0,703% precedente, livello che rappresentava il minimo storico. Sostenuta la domanda con le richieste che hanno superato il quantitativo offerto di 1,49 volte. Dopo la mancata privatizzazione della società del gas e la chiusura della tv di Stato, oggi l’MSCI ha ridotto lo status della Grecia da Paese sviluppato a mercato emergente. E così a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,61% a 16.024 punti.
Le vendite hanno colpito ancora le banche: Popolare di Milano ha ceduto il 4,74% a 0,371 euro, Ubi Banca il 4,08% a 2,964 euro, Monte dei Paschi il 4,62% a 0,212 euro, Banco Popolare il 3,76% a 0,984 euro, Unicredit il 2,54% a 3,844 euro, Intesa SanPaolo il 2,34% a 1,291 euro. Fiat (-3,71% a 5,575 euro) ha proseguito la correzione in scia al downgrade di Ubs, che ha tagliato il giudizio sul Lingotto a neutral dal precedente buy. Quello che manca in questo momento, a detta del broker svizzero, è la chiarezza su quanto e in quali termini gli azionisti saranno chiamati a contribuire per creare una struttura di capitale sostenibile per la società. Ubs, inoltre, non ha dubbi che Fiat dovrà rafforzare il capitale. Buzzi Unicem, che nella prima parte di seduta aveva sfruttato la promozione di Morgan Stanley, ha virato in negativo nel pomeriggio arrivando a perdere il 2,35% a 12,48 euro. Gli analisti della banca americana hanno alzato il giudizio sul gruppo del cemento a equalweight dal precedente underweight e hanno portato il target price a 12,70 euro da 10,40 euro. “Buzzi Unicem offre di gran lunga il miglior profilo di recupero tra i nostri titoli sotto copertura”, hanno spiegato gli esperti che hanno sottolineato però come l’elevata valutazione “raffredda il nostro entusiasmo”. Ancora debole Telecom Italia (-1,01% a 0,539 euro) in scia al nuovo problema che potrebbe aprirsi con il governo di Buenos Aires. Nel fine settimana la leader argentina, Cristina Kirchner, ha assegnato alla Segreteria delle comunicazioni il compito di elaborare un nuovo regolamento sulla qualità dei servizi di telecomunicazioni. Il regolatore argentino, come successo qualche mese in Brasile, potrà sospendere l’attivazione di nuove linee telefoniche qualora si verificassero disguidi e disservizi.
Generali ha perso l’1,22% a 13,76 euro dopo aver firmato ieri sera un accordo con il Grupo Financiero Banorte per cedere le partecipazioni minoritarie del 49% nelle società messicane Seguros Banorte Generali e Pensiones Banorte Generali per un controvalore complessivo di 857,5 milioni di dollari (pari a 649 milioni di euro). L’operazione porterà nelle casse del Leone triestino una plusvalenza netta di circa 500 milioni di euro e ha permesso a Generali di raggiungere oltre 2,2 miliardi di euro derivanti da operazioni di cessione dall’ agosto 2012, corrispondenti a più della metà del target di 4 miliardi previsto entro il 2015. Tra i migliori Autogrill (+1,46% a 10,42 euro) e Mediaset (+1,37% a 2,374 euro), quest’ultima in scia alla promozione di Banca Imi a hold da reduce.
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