Milano, 3 lug. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in ribasso ma lontano dai minimi intraday. Ad innervosire il mercato la paura di una crisi di governo in Portogallo dopo le dimissioni di due ministri, tra cui quello delle Finanze. L’incertezza politica ha spinto il rendimento dei bond decennali lusitani ad un passo dall’8%, mentre lo spread Btp-Bund è salito in area 290 punti base. Tensione alle stelle anche in Egitto, dove proseguono gli scontri tra i sostenitori del presidente Morsi e le forze armate. Ieri sera Morsi ha annunciato in tv che non intende rassegnare le dimissioni e questa sera scade l’ultimatum dei militari: “o Morsi si dimette o sarà deposto dall’esercito”. Il listino milanese ha però recuperato nel finale in scia a Wall Street. Negli Stati Uniti il sondaggio ADP ha evidenziato in giugno la creazione di 188 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, oltre le attese degli analisti. E così a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,54% a 15.282 punti.
Tenaris ha svettato sul paniere principale con un balzo del 5,53% a 16,60 euro in scia alle notizie in arrivo dagli Stati Uniti. Un gruppo di produttori di tubi per l’industria petrolifera, capitanato da US Steel Corp, ha presentato una denuncia contro il commercio negli Stati uniti da parte di competitor di nove nazioni. Il motivo riguarda i prodotti venduti sotto costo (dumping) sul mercato Usa e, in alcuni casi, beneficiando anche di sussidi governativi. La colazione ha fatto la denuncia all’International Trade Commission di Washington e i Paesi citati sono India, Corea, Filippine, Arabia Saudita, Taiwan, Thailandia, Turchia, Ucraina e Vietnam. Brillante Mediaset (+4,97% a 3 euro) dopo le parole di Pier Silvio Berlusconi. Il vicepresidente del gruppo di Cologno Monzese ha dichiarato che la raccolta pubblicitaria di Mediaset a luglio registrerà un rialzo di oltre il 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le vendite hanno invece colpito i titoli della galassia Enel: la casa madre ha ceduto l’1,97% a 2,39 euro, mentre la controllata Green Power ha lasciato sul parterre il 2,12% a 1,615 euro. Saipem ha perso lo 0,71% a 14 euro: dopo i due profit warning e le indagini che riguardano l’ex top management, è stata la volta dell’incidente che lunedì notte ha coinvolto il jack up Perro Negro 6, affondato tra le coste dell’Angola e della Repubblica Democratica del Congo. L’imbarcazione, utilizzata nelle fasi preliminari di un nuovo pozzo estrattivo, si è capovolta ed è affondata “mentre erano in corso – ha fatto sapere la società – le operazioni di posizionamento prima dell’inizio dell’attività di perforazione presso la foce del fiume Congo”. Debole il comparto bancario: Ubi Banca ha ceduto il 3,17% a 2,69 euro, Banco Popolare il 2,16% a 0,885 euro, Unicredit lo 0,56% a 3,562 euro, Monte dei Paschi l’1,54% a 0,197 euro. Intesa SanPaolo è riuscita a strappare un rialzo dello 0,49% a 1,229 euro, mentre gli acquisti hanno premiato la Popolare di Milano che ha chiuso con un più 3,08% a 0,317 euro.
Finmeccanica ha guadagnato lo 0,32% a 3,752 euro mentre sale l’attesa per la nomina del suo nuovo presidente. Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore e riportate dalla stampa nazionale, il Tesoro, azionista di riferimento del gruppo della Difesa, avrebbe scelto l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, come successore alla poltrona più alta del gruppo. Nei giorni scorsi si erano fati i nomi anche di Giuseppe Zampini, Ad di Ansaldo Energia, dell’ambasciatore Gianni Castellaneta e quello di Giampiero Massolo, che attualmente guida il Dipartimento di Palazzo Chigi che coordina i servizi segreti.
EUROPA IN NEGATIVO. Seduta negativa anche per le Borse europee. Fin dai primi scambi i listini del Vecchio continente hanno imboccato la via dei ribassi sui deboli dati macro provenienti dalla Cina, ma soprattutto per la crisi di governo in Portogallo e in Egitto. A fine giornata, Londra ha segnato un calo dell’1,17% a 6229 punti, mentre a Francoforte il Dax ha lasciato sul parterre poco più dell’1% a 7829 punti e a Parigi il Cac40 ha perso l’1,08% a 3702 punti. Ma la peggiore Borsa europea è stata Lisbona, che ha ceduto oltre 5 punti percentuali. Tra i titoli, le vendite hanno colpito soprattutto i bancari dopo che Standard & Poor’s ha bocciato Barclays, Credit Suisse e Deutsche Bank, sulle quali gli analisti statunitensi hanno tagliato il giudizio di lungo termine di un gradino ad A da A+.
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