Milano, 4 lug. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo aumentando i guadagni dopo le parole di Mario Draghi. Il presidente della Bce, che ha lasciato i tassi invariati al minimo storico dello 0,50%, ha dichiarato che i tassi resteranno ai livelli attuali o più bassi per un lungo periodo di tempo. Draghi ha inoltre affermato che l’uscita dalle misure non convenzionali resta lontana. Sono calate le tensioni sullo spread, sceso sotto quota 280 punti base, dopo le paure di ieri sull’incertezza politica in Portogallo. Nel pomeriggio il Fondo monetario internazionale ha fatto sapere che l’economia italiana sta mostrando segnali di stabilizzazione ma il forte vento contrario sta frenando la ripresa. Il Fmi vede per il 2013 un Pil tricolore in contrazione dell’1,8%, peggio rispetto al -1,5% indicato in precedenza. Domani l’attenzione degli investitori si sposterà sui dati sul mercato del lavoro Usa. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 3,44% a 15.808 punti.
Gli acquisti hanno premiato i titoli del comparto bancario: Ubi Banca ha guadagnato il 7,81% a 2,90 euro, Intesa SanPaolo il 5,78% a 1,30 euro, Banco Popolare il 4,46% a 0,924 euro, Monte dei Paschi il 4,45% a 0,206 euro, Unicredit il 4,49% a 3,722 euro, Mediobanca il 3,70% a 4,374 euro. Restando nel comparto finanziario da segnalare le performance brillanti di Fondiaria-Sai (+6,84% a 1,452 euro) e Mediolanum (+5,91% a 5,02 euro). Ben comprata anche Finmeccanica, che ha mostrato un progresso del 6,40% a 3,992 euro, dopo che il Tesoro ha nominato Giovanni De Gennaro come presidente del gruppo dell’aerospazio. Telecom Italia (+1,83% a 0,53 euro) è finita sotto i riflettori. Il gruppo guidato da Franco Bernabè ha fatto sapere che allo stato attuale non ci sono elementi per avviare un negoziato con Hutchinson Wampoa per l’integrazione con 3Italia. La controllata TI Media ha inoltre ceduto il 51% di Mtv a Viacom per 10 milioni di euro. In casa Eni (+2,80% a 16,15 euro) l’Ad Paolo Scaroni ha fatto sapere che la situazione in Egitto per le attività del colosso petrolifero non è molto preoccupante.
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