Bruxelles (Belgio), 8 lug. (LaPresse/AP) – I creditori internazionali elargiranno 6,8 miliardi di euro di prestito di salvataggio alla Grecia nei prossimi mesi. A patto però che Atene continui sulla strada delle riforme. È quanto emerge in seguito alle decisioni dei ministri delle Finanze dei 17 Paesi dell’eurozona, riuniti oggi a Bruxelles. Secondo quanto riferisce il ministro belga Koen Geens, la rata sarà divisa in tre parti: 4 miliardi saranno stanziati entro la fine di luglio, altri 1,8 saranno elargiti dall’Fmi a agosto, e l’ultimo miliardo arriverà a ottobre.

Banca centrale europea, Unione europea e Fondo monetario internazionale hanno fatto sapere che il programmi di riforme di Atene, messo in atto come condizione per ottenere il prestito, è sulla giusta strada, anche se sta avanzando troppo lentamente. La troika ha anche messo in allarme sul fatto che le prospettive economiche del Paese rimangono incerte. L’Eurogruppo ha deciso in particolare che 3 miliardi di euro arriveranno dal fondo salva-Stati Efsf in due sotto-tranche: la prima da 2,5 miliardi nelle prossime settimane, la seconda da 0,5 miliardi a ottobre.

“In breve – ha commentato Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari – è giunto il momento di accelerare il ritmo delle riforme in Grecia, sostenere il ritorno alla fiducia per il bene della crescita sostenibile e della creazione di posti di lavoro”. La Grecia, ha detto sempre oggi il presidente della Bce Mario Draghi, in una audizione di fronte all’Europarlamento “è uno dei Paesi che è cambiato di più, dovremmo complimentarci con il governo greco e aspettarci un’ulteriore implementazione delle riforme strutturali”.

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