Milano, 11 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari non si accoda al rally dei mercati in scia alle rassicurazioni arrivate dal governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha allontanato la possibilità di modifiche alla politica monetaria nel breve termine. Dopo una partenza in rialzo di oltre l’1%, l’andamento del listino milanese è stato condizionato negativamente dalle tensioni politiche che si sono parzialmente riflesse nell’esito dell’asta Btp. A deludere è stata principalmente la debole domanda per il titolo trentennale che è stato allocato al rendimento del 5,19%. Dopo la decisione della Corte di Cassazione di anticipare al 30 luglio l’udienza del processo Mediaset, il Pdl ha chiesto la sospensione dell’attività parlamentare per tre giorni ottenendo da Pd e Scelta Civica lo stop per un giorno. Sul fronte macro hanno deluso le attese i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, salite a 360mila unità nella settimana chiusa al 6 luglio (consensus era 340mila). In chiusura l’indice Ftse Mib si è fermato a 15.677 punti, in linea con i valori della vigilia.
In prima fila oggi Bpm (+3,24%) sospinta dalle parole di ieri del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che intervenendo all’assemblea annuale dell’Abi ha sollecitato una trasformazione in spa delle banche popolari più grandi. Rialzo dello 0,76% per Mediobanca. Citigroup ha riavviato la copertura sul titolo dell’istituto di piazzetta Cuccia con rating buy e target price fissato a 5,6 euro. Per gli esperti la potenziale ristrutturazione e la sottoperformance riportata dopo la presentazione del piano strategico rappresentano un via d’accesso interessante per gli investitori. Inoltre l’annunciata cessione di partecipazioni comporterebbe, a detta di Citigroup, una migliore allocazione del capitale e accompagnerebbe Mediobanca nella trasformazione da holding a banca specializzata.
Tra i migliori del Ftse Mib c’è ancora una volta Mediaset (+2,35% a 3,226 euro) i cui corsi borsistici si sono più che raddoppiati in questo 2013. Il vice presidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, ha indicato l’opzione di un’acquisizione all’estero per dare nuova spinta ai ricavi del gruppo. “Stiamo guardando anche all’estero – ha detto il figlio di Silvio Berlusconi nel corso di un’intervista pubblicata dal Sole 24 Ore – nei paesi dove c’è crescita. Se ci fossero occasioni, coglieremo l’opportunità”. Il vice presidente di Mediaset ha precisato che “è solo una visione strategica. Al momento non c’è nulla di concreto”. Per quanto riguarda Mediaset Premium, “posto va bene, nulla in contrario a un partner industriale, non finanziario”. Tra i titoli coinvolti nella vicenda Rcs, cade il gruppo editoriale (-1,4% a 1,271 euro), come anche Fiat (-0,94% a 5,795 euro), mentre è brillante Tod’s (+1,21% a 117,5 euro). Tra gli altri titoli si segnalano gli acquisti su Saipem (+0,9% a 14,52 euro).
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