Roma, 16 lug. (LaPresse) – Non sussistono le condizioni per contestare a Salini Costruttori e Impregilo di aver attuato un’intesa restrittiva della concorrenza. Lo ha deciso l’Antitrust, chiudendo così l’istruttoria avviata nell’ottobre dello scorso anno per verificare eventuali effetti restrittivi dell’accordo strategico siglato tra le due società per la partecipazione alle gare sulle grandi opere. Secondo l’Antitrust, l’accordo, concluso al momento di avvio dell’istruttoria tra imprese indipendenti, va valutato alla luce della successiva acquisizione di Impregilo da parte di Salini. “In quest’ottica – sottolinea l’Agcm – l’accordo stesso può configurarsi come una fase preliminare del processo di acquisizione e assume la connotazione di intesa non rilevante ai fini antitrust”. Peraltro, aggiunge l’Authority, “l’attività istruttoria svolta ha permesso di appurare come l’accordo fosse finalizzato a realizzare sinergie operative soprattutto in occasioni di gare internazionali dove le società Salini e Impregilo devono confrontarsi con imprese operanti a livello mondiale di grandi dimensioni”. “Infatti – conclude l’Agcm – nella fase di prima realizzazione l’accordo era quasi interamente riferito a progetti internazionali”.

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