G20: Politica monetaria accompagni ripresa, priorità crescita-lavoro

San Pietroburgo (Russia), 6 set. (LaPresse) – Le politiche monetarie delle Banche centrali “continueranno ad essere attentamente calibrate e chiaramente comunicate” in relazione alla crescita che “sarà accompagnata da un’eventuale transizione verso la normalizzazione” delle stesse. E’ quanto si legge nel comunicato finale del G20 di San Pietroburgo. “Riconosciamo – spiega il documento dei leader globali – il sostegno fornito all’economia globale negli ultimi anni da politiche monetarie accomodanti, comprese le politiche monetarie non convenzionali. Rimaniamo consapevoli dei rischi e delgi effetti collaterali negativi e indesiderati di un lungo periodo di allentamento monetario”. Per il G20 un cambiamento delle politiche monetarie deve arrivare con una crescita “rafforzata e sostenuta”.

Per il G20 “nei cinque anni dal nostro primo incontro, l’azione coordinata dal G20 è stata fondamentale per affrontare la crisi finanziaria e mettere l’economia mondiale su un percorso di recupero”. “Ma il nostro lavoro – prosegue il comunicato – non è ancora finito e abbiamo concordato il fatto che resta fondamentale per i Paesi del G20 concentrare tutti gli sforzi verso una durevole uscita dalla crisi più lunga e prolungata nella storia moderna”.

I leader delle principali economie mondiali indicano gli obiettivi. “Rafforzare la crescita e creare posti di lavoro – scrivono – è la nostra priorità e siamo pienamente impegnati a prendere azioni decisive” per tornare a “un percorso di crescita sostenibile ed equilibrato”. “Il nostro bisogno più urgente – spiega il documento dei leader – è quello di aumentare lo slancio della ripresa globale, per generare una maggiore crescita e posti di lavoro migliori, rafforzare le basi una crescita a lungo termine ed evitando politiche che potrebbero causare un ritorno delle turbolenze”.

Il G20 ribadisce inoltre l’impegno a lottare contro le pratiche fiscali scorrette delle moltinazionali. “L’evasione fiscale transfrontaliera e l’elusione – spiega il comunicato finale – minano le nostre finanze pubbliche e la fiducia dei nostri cittadini nell’equità del sistema fiscale”. Il vertice “ha approvato un piano per affrontare questo problema e si è impegnato a cambiare le nostre regole in modo da contrastare l’evasione fiscale, la pianificazione fiscale aggressiva e altre pratiche dannose” come l’elusione. Entro fine 2015 dovrebbe partire lo scambio di informazioni fiscali automatico, sulla scia del piano formulato dall’Ocse e sottoscritto dai leader del G20.