Milano, 19 set. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo e l’indice Ftse Mib si è portato per la prima volta sopra la soglia dei 18.000 punti dall’agosto del 2011. A galvanizzare i listini europei la decisione a sorpresa della Federal Reserve di lasciare invariato a 85 miliardi di dollari il piano mensile di acquisto titoli. Ieri sera dopo l’annuncio della Fed, che ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’economia Usa, gli indici statunitensi hanno aggiornato i massimi storici. Da segnalare anche il deciso balzo dell’oro, salito sopra quota 1.350 dollari l’oncia. Sul secondario è rimasto stabile sotto quota 240 punti base mentre sul tavolo del Governo inizia a scottare il dossier Iva. Il premier Letta ha confermato l’intenzione di fare un roadshow nelle principali piazze finanziarie mondiali. Settimana prossima sarà la volta di New York e a inizio ottobre toccherà ai Paesi del Golfo. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,43% a 18.059 punti.
Tra le banche brillante la performance di Intesa SanPaolo, che ha guadagnato il 3,65% a 1,705 euro, e Unicredit, che è avanzata del 2,66% a 4,94 euro. La Popolare di Milano (+2,23% a 0,435 euro) ha snobbato il downgrade di Moody’s. L’agenzia Usa ha abbassato di un notch il giudizio di lungo termine dell’istituto di piazza Meda a B1 da Ba3. La bocciatura è essenzialmente legata al ritardo nel processo di riforma della corporate governance di Bpm. Positive anche Banco Popolare (+1,83% a 1,169 euro) e Ubi Banca (+1,06% a 4 euro). Ancora bene comprata Mediobanca (+1,14% a 5,305 euro) dopo due sedute brillanti nonostante il rosso di 180 milioni di euro con il quale è stato archiviato l’esercizio 2012-2013. Restando nel comparto finanziario da segnalare i buoni spunti di Azimut, che ha mostrato un progresso del 3,57% a 16,81 euro, e Mediolanum, che è avanzata del 4,82% a 5,65 euro. Saipem ha guadagnato lo 0,96% a 16,85 euro ma il gruppo controllato da Eni potrebbe ritrovarsi a fare i conti con le accuse di insider trading e aggiotaggio. Sono infatti queste le ipotesi di reato sulle quali la Procura di Milano sta indagando in merito alla poco chiara maxi vendita del 2,3% del capitale di Saipem poco prima del lancio del profit warning avvenuto il 29 gennaio. La notizia è stata resa nota dalle agenzie di stampa che hanno citato fonti vicino alla vicenda secondo cui gli inquirenti avrebbero aperto un fascicolo con le due ipotesi di reato al momento a carico di ignoti e starebbero anche analizzando eventuali profili di falso in bilancio.
Maglia nera per Mediaset che ha perso l’1,34% a 3,232 euro in scia alla bocciatura arrivata questa mattina da Barclays. Gli analisti della banca inglesi hanno abbassato la raccomandazione sul titolo della società di Cologno Monzese a underweight dal precedente equalweight con target price fissato a 3,15 euro. Oggi doveva essere il giorno del Cda di Telecom Italia (-0,25% a 0,59 euro) ma il piano industriale sarebbe pronto e verrà illustrato in una riunione informale con i componenti del board. E’ quanto scritto questa mattina da Il Sole 24 Ore secondo cui il piano si concentrerà su un aumento degli investimenti per sviluppare la rete in fibra ottica. Per conoscere i dettagli a livello finanziario, a detta del quotidiano di Confindustria, bisognerà però aspettare il Cda in programma il prossimo 3 ottobre.
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