Roma, 18 ott. (LaPresse) – Per quasi un italiano su tre (31 per cento) l’intervento della troika (Fondo Monetario, Commissione Europea, Bce) sui conti italiani sarebbe una salvezza, una percentuale nettamente superiore al 25 per cento che la ritiene invece una sciagura. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su ‘La percezione della crisi e il Made in Italy’ realizzata da Coldiretti-Ixè a ottobre 2013, e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio.
“Non manca però una forte pattuglia di disillusi con il 28 per cento che ritiene non cambierebbe niente mentre il 16 per cento non risponde – informa la Coldiretti -. La tanto spesso disprezzata Angela Merkel sarebbe vista con favore come premier in Italia dal 68 per cento dei cittadini italiani che dimostrano di credere maggiormente ad economisti e politici stranieri rispetto a quelli nostrani. Un dato che è confermato dal livello di fiducia riposto nei protagonisti nazionali della politica, dell’economia e del sociale. All’ultimo posto si posizionano i partiti nei quali appena il 4 per cento ripone fiducia, superati di poco dalle banche che raggiungono il 9 per cento mentre svetta nella speciale classifica il Papa che è la vera superstar del momento con il 74 per cento e le forze dell’ordine che raggiungono ben il 70 per cento, seguite dalla magistratura (55 per cento) e – conclude Coldiretti – dal Presidente della Repubblica al 52 per cento”.
“Nella politica viene individuata una chiara responsabilità della difficile situazione tanto che l’unico punto di riferimento sicuro è il Santo Padre e si è addirittura disposti a rinunciare alla democrazia per affidarsi a qualcuno che viene da fuori”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
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