Bruxelles (Belgio), 23 ott. (LaPresse) – Vola al livello record del 133,3% del Pil il debito pubblico dell’Italia nel secondo trimestre del 2013, secondo soltanto nell’Unione europea a quello della Grecia (169,1%). Lo rileva Eurostat, che riferisce che il monte del debito italiano ha raggiunto quota 2.076,18 miliardi di euro, mostrando uno dei maggiori incrementi rispetto al primo trimestre, quando si era attestato a 2.035,83 miliardi o il 130,3% del Pil. L’istituto statistico di Bruxelles rileva che nel secondo trimestre dello scorso anno il debito pubblico italiano era stato pari al 125,6% del Pil e in termini assoluti a 1.982,89 miliardi di euro.
SALE DEBITO EUROZONA. Il debito pubblico è salito al 93,4% del Pil nell’eurozona e all’86,8% nell’Ue a 28 Paesi nel secondo trimestre, a fronte dei rispettivi 92,3% e 85,9% dei primi tre mesi del 2013. Eurostat sottolinea che nel secondo trimestre del 2012 il debito pubblico era stato pari all’89,9% del Pil nell’eurozona e all’84,7% nel complesso dell’Ue. Nell’area della moneta unica, nel secondo trimestre del 2013, i livelli più alti di debito si sono registrati in Grecia (169,1% sul Pil), Italia (133,3%), Portogallo (131,3%), Irlanda (125,7%) e Belgio (105%). Tutti gli altri stati membri hanno un rapporto tra debito e prodotto interno lordo inferiore ai 100 punti percentuali. La Germania registra un livello del 79,8%, in calo dall’80,5 del primo trimestre, la Spagna del 92,3%, in aumento dal 90,1% dei primi tre mesi dell’anno, e la Francia del 93,5%, in crescita dal 91,9%.
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