Roma, 28 ott. (LaPresse) – Dall’inizio dell’anno, un vero e proprio esercito di italiani ‘under 35’ ha deciso di tentare la carta dell’impresa scegliendo di mettersi ‘in proprio’: delle quasi 300mila imprese nate tra l’inizio dell’anno e la fine di settembre, infatti, oltre 100mila (il 33,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Unioncamere in occasione della 138ma Assemblea dell’associazione in corso a Genova. Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, “c’è una generazione di giovani che non si rassegna a lasciare l’Italia per costruirsi un futuro né si arrende al vento della protesta ma si rimbocca le maniche e guarda con coraggio al domani”.
MA NATALITA’ IMPRESE AI MINIMI. Il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre è stato pari a +12.934 unità, il livello più basso in assoluto degli ultimi dieci anni, precisa tuttavia Unioncamere. A determinarlo hanno concorso 76.942 iscrizioni di nuove imprese (1.923 in più rispetto allo stesso trimestre del 2012) e 64.008 cessazioni di imprese esistenti (In aumento di 3.498 unità rispetto all’anno scorso). “In entrambe i casi si tratta di valori che rispecchiano le difficoltà dell’economia reale del Paese”, spiega l’associazione, che aggiunge che “per le iscrizioni si tratta del secondo peggior dato del decennio, appena migliore rispetto a quello dello scorso anno; stesso discorso per le cessazioni che hanno fatto segnare il secondo valore più alto della serie decennale, dopo quello record del 2007”.
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