Roma, 29 ott. (LaPresse) – L’intervento di alleggerimento degli oneri fiscali sulla prima casa, previsto nella legge di stabilità, è “suscettibile di miglioramenti per alcuni aspetti”. Lo ha detto il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione sulla legge di stabilità davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato a palazzo Madama. “La riduzione del cuneo fiscale, che è elevato nel confronto internazionale, risponde all’esigenza prioritaria di privilegiare il lavoro e la produzione. La dimensione dell’intervento non è elevata: essa riflette i limitati margini di manovra disponibili e la scelta di utilizzarli per intervenire anche in altri ambiti”, ha aggiunto Signorini. Bankitalia ha avvertito inoltre l’esecutivo Letta. “Il Governo – ha dichiarato Signorini – ha confermato l’impegno a mantenere anche quest’anno il disavanzo entro il 3 per cento del Pil, intervenendo all’inizio di ottobre con ulteriori misure correttive pari allo 0,1 per cento del prodotto. Le nostre analisi suggeriscono la necessità di un attento controllo della spesa nei mesi finali dell’anno”. Secondo il vice direttore generale di palazzo Koch “per scongiurare ulteriori aumenti del carico fiscale non vi è alternativa a un’azione più intensa per il contenimento della spesa corrente. Va in questa direzione la decisione di rafforzare il campo d’azione e i poteri del Commissario straordinario per la spending review”.
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