Roma, 12 nov. (LaPresse) – I sindacati dei bancari proclamano un pacchetto di ulteriori 15 ore di sciopero da realizzare entro febbraio contro la disdetta del contratto di categoria da parte dell’Abi. Per i rappresentanti dei lavoratori bancari “nessun segnale positivo” è arrivato dalla controparte dopo lo sciopero del 31 ottobre scorso. Le segreterie nazionali di Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito e Uilca, precisano che la mobilitazione comprenderà, fra le altre, “una grande manifestazione nazionale a Roma e la realizzazione di altre iniziative ‘non convenzionali’, finalizzate a dare la più ampia visibilità alle ragioni che sostengono la protesta dei bancari ed all’idea di solidarietà come patrimonio della categoria, al fine di riportare le banche al servizio del Paese”. I sindacati ribadiscono “unitariamente la volontà di riaprire un tavolo negoziale sia per quanto riguarda la ricerca di un accordo sul Fondo di solidarietà, che lasci immutate tutte le tutele previste dagli accordi vigenti, sia per quanto attiene l’avvio di un vero confronto sullo stato e sulle prospettive del sistema bancario, che consenta di realizzare un intento comune per costruire un rinnovo contrattuale che tuteli realmente l’occupazione ed il reddito dei lavoratori”. Per i rapprensentanti dei bancari “il percorso non potrà, però, prescindere dal reciproco riconoscimento di pari dignità delle parti, per cui si conferma la necessità che l’Abi, come premessa imprescindibile, riconsideri la manifestata volontà di non dare continuità all’applicazione del Ccnl vigente, qualora, alla sua scadenza, esso non risultasse ancora rinnovato. La mancata rimozione, da parte delle Banche, di tale intento pregiudicherebbe qualunque possibilità di riprendere i negoziati”.
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