Parigi (Francia), 18 nov. (LaPresse) – Il Pil dell’Italia calerà quest’anno dell’1,9%, per tornare poi a crescere dello 0,6% nel 2014 e dell’1,4% nel 2015. E’ la stima contenuta nell’Economic Outlook dell’Ocse, che precisa che l’Italia “sta uscendo dalla recessione e la crescita è destinata a guadagnare slancio” nel prossimo biennio 2014-15 “sostenuta dalle esportazioni”. Nel quarto trimestre del 2013 l’organizzazione internazionale con sede a Parigi vede un Pil in contrazione su base annua dello 0,9%. Per l’Ocse “la ripresa è ancora debole”, per questo serve “mettere in pratica le riforme recenti”.

“RISCHI DA BANCHE E DEBITO”. La ripresa italiana “potrebbe essere compromessa se la salute del sistema bancario limiterà il credito interropendo il normale ciclo di investimenti”, scrive l’Ocse, precisando che “i vincoli di finanza sono un rischio” che rimane “fino a quando il debito pubblico non calerà rispetto al Pil”.

“DEBITO TROPPO ELEVATO”. Per gli economisti di Parigi il debito pubblico dell’Italia si attesterà al 132,7% del Pil nel 2013 e crescerà ancora al 133,2% il prossimo anno. Lo stima l’Ocse, che precisa che il monte del debito comincerà a calare al 132,6% nel 2015. Secondo l’Ocse un “rapido calo” del rapporto debito-Pil richiede “un programma di consolidamento un po’ più ambizioso”, afferma l’organizzazione, che ricorda tuttavia che il miglioramento del deficit di bilancio dell’Italia “è stato notevole nel 2013” e il rapporto sul Pil dovrebbe posiziarsi al 3% quest’anno e ridursi ulteriormente al 2,8% nel 2014 e al 2% nel 2015.

“DISOCCUPAZIONE RESTERA’ ALTA”. In Italia “la disoccupazione è destinata a rimanere alta”, avverte l’organizzazione internazionale con sede a Parigi. Il tasso dovrebbe attestarsi al 12,1% nel 2013 e aumentare ancora al livello record del 12,4% nel 2014, per poi ripiegare al 12,1% nel 2015.

“CRESCITA GLOBALE MODESTA”. L’economia mondiale “continua ad espandersi a un ritmo moderato” e la ripresa “rimane modesta”, si legge nell’Economic Outlook, che evidenzia che “le previsioni di crescita globale sono state riviste verso il basso in modo significativo per quest’anno e il 2014” in particolare per l’andamento delle economie emergenti. L’organizzazione internazionale con sede a Parigi prevede che una crescita del Pil globale del 2,7% nel 2013 (-0,5% rispetto alle precedenti stime), del 3,6% nel 2014 (-0,5%) e del 3,9% nel 2015. Per l’Ocse la ripresa “si rafforzerà gradualmente” e “prenderà velocità lentamente”. Le previsioni per l’eurozona sono di un Pil in calo dello 0,4% nel 2013, e in ripresa dell’1% e dell’1,6% rispettivamente l’anno prossimo e nel 2015. Il Pil degli Usa dovrebbe invece salire dell’1,7% nel 2013, del 2,9% nel 2014 e nel 3,4% nel 2015. Secondo l’Ocse i rischi di deflazione nell’eurozona “sono aumentati” e la Bce “dovrebbe prendere in considerazione ulteriori misure” di politica monetaria se tali rischi “diventano più gravi”. Inoltre, dalla riduzione dello stimolo monetario delle Federal Reserve e dalla discussione sul tetto del debito Usa possono arrivare “turbolenze” sulla ripresa globale con “effetti negativi” anche “sulle economie avanzate”.

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