Milano, 22 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso poco mossa, con l’indice Ftse Mib che ceduto lo 0,10% a 18.822 punti, riducendo le perdite nella seconda parte di seduta dopo l’avvio di Wall Street. Il Dow Jones viaggia ancora sui massimi storici sopra la soglia dei 16.000 punti. In una seduta senza spunti macro arrivati dagli Stati Uniti, questa mattina l’indice Ifo del clima affari tedesco di novembre si è attestato a 109,3 punti, in rialzo rispetto ai 107,4 punti della precedente rilevazione. Il dato è inoltre migliore delle attese che erano ferme a 107,7 punti. A Tokyo il Nikkei si trova sui massimi degli ultimi 6 mesi con la Bank of Japan che sembra intenzionata verso un ulteriore allentamento della sua politica monetaria. La settimana è stata caratterizzata dalle minute della Federal Reserve dalle quali è emerso che la Banca centrale Usa rallenterà i suoi acquisti di asset nelle prossime riunioni se le condizioni economiche lo consentiranno.
La maglia rosa sul Ftse Mib è stata indossata da Salvatore Ferragamo che ha mostrato un balzo del 3,77% a 27,51 euro. Brillante anche Mediaset (+3,74% a 3,384 euro) in scia ad un report di Goldman Sach che ha confermato il suo ‘conviction buy’ sul titolo del Biscione con target price a 5,10 euro. Gli analisti della banca americana vedono un upside significativo nei prossimi mesi in scia “alla ripresa della pubblicità in Italia, alle iniziative relative al contenimento dei costi, ad una competizione più leggera”. Goldman Sachs prevede per la raccolta pubblicitaria di Mediaset un calo del 5% nel quarto trimestre e un ritorno alla crescita (+3,5%) nel prossimo anno. Secondo il broker l’utile per azione di Mediaset, rispetto allo 0,02 euro stimato per il 2013, dovrebbe crescere a 0,13 euro nel 2014, a 0,23 euro nel 2015 e a 0,37 euro nel 2016.Anche Pirelli (+0,62% a 11,31 euro) è finita sotto la lente di Goldman Sachs che ha confermato il giudizio neutrale sul gruppo degli pneumatici alzando il target price a 12 euro dal precedente 11,5 euro. L’aumento del target, spiegano gli analisti, “riflette soprattutto un aumento dell’1-6% delle nostre previsioni sull’Ebit per il 2013-2016”. Fiat ha guadagnato l’1,36% a 5,955 euro dopo le indiscrezioni secondo cui le banche che si occupano del collocamento di Chrysler a Wall Street starebbero discutendo una valutazione del gruppo di Detroit tra i 9 e i 16 miliardi di dollari. Come riportato da Bloomberg, l’orientamento degli istituti di credito guidati da JP Morgan e BofA Merrill Lynch sarebbe per una valutazione di Chrysler di circa 10 miliardi di dollari. Se così fosse la quota del 41,5% della controllata di Fiat in mano a Veba avrebbe un valore sui 4,15 miliardi.Contrastato il comparto bancario: Mediobanca ha guadagnato l’1,40% a 6,17 euro, Unicredit lo 0,48% a 5,28 euro. In territorio negativo sono invece finite Montepaschi (-2,44% a 0,211 euro), Banco Popolare (-1,11% a 1,335 euro) e Intesa SanPaolo (-0,63% a 1,726 euro). Debole Generali (-0,84% a 16,52 euro) dopo che Il Sole 24 Ore ha scritto di un interessamento per Sace in scia al piano di privatizzazioni approvato dal Governo.
STMicroelectronics (invariata a 5,81 euro) sotto i riflettori sempre in scia ai rumors riportati dal quotidiano di Confindustria, secondo cui la quota del Tesoro in STM (13,8%) sarebbe destinata ad essere acquistata dalla Cassa Depositi e Prestiti. “La notizia riduce il rischio di overhang sul titolo”, hanno commentato gli analisti di Equita aggiungendo che “tuttavia l’eventuale uscita del Governo in Stm avrebbe dato la possibilità di rendere la struttura costi della società più flessibile”.
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