Milano, 20 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta caratterizzata da un’altra conferma sullo stato di salute dell’economia statunitense. La lettura finale del Pil Usa relativo al terzo trimestre ha mostrato un progresso del 4,1%, migliore del +3,6% della precedente rilevazione e del consensus degli analisti. La settimana è stata caratterizzata dalla decisione della Fed di ridurre da gennaio il suo piano mensile di acquisto asset a 75 miliardi di dollari dagli attuali 85 miliardi. In Giappone la Bank of Japan ha lasciato invariato il suo piano di stimolo monetario, dichiarando che l’inflazione è destinata a salire ancora. Nella prossima settimana a Milano gli scambi saranno fermi martedì, mercoledì e giovedì per le festività natalizie. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,60% a 18.565 punti.

Acquisti sul comparto bancario in particolare sul Montepaschi (+4,95% a 0,169 euro) quando manca una settimana all’assemblea che dovrà approvare l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, necessario per rimborsare i Monti Bond. Su questo punto nei giorni scorsi si è creata una frattura tra i vertici della banca senese e la Fondazione Mps sulla tempistica dell’aumento. Il management spinge infatti per lanciare la ricapitalizzazione in gennaio, mentre la Fondazione vorrebbe più tempo per cedere parte della sua quota (pari al 33,5%) e ripagare i debiti contratti con le banche. Oggi a spingere il titolo Mps sono state le indiscrezioni di stampa secondo cui alcune grandi Fondazioni del Nord Italia starebbero pensando di acquistare dalla Fondazione Mps un pacchetto pari al 20% dell’istituto di Rocca Salimbeni. Bene anche le altre banche: Popolare di Milano ha guadagnato l’1,95% a 0,46 euro, Intesa l’1,83% a 1,776 euro, Mediobanca il 2,09% a 6,36 euro, Ubi Banca lo 0,54% a 4,884 euro, Unicredit lo 0,38% a 5,315 euro. Brillante World Duty Free (+4,56% a 9,065 euro) dopo che ieri gli analisti di Goldman Sachs hanno iniziato la copertura sul titolo inserendolo nella loro ‘conviction buy list’. Secondo gli esperti statunitensi, prossimo anno la crescita dei ricavi di WDF dovrebbe più che raddoppiare con un +8,6%. Goldman Sachs ha fissato un target price sull’azione World Duty Free a 12,20 euro. Ancora ben comprata Mediaset (+2,60% a 3,472 euro) in scia alla promozione di JP Morgan. Gli analisti della banca Usa hanno alzato il giudizio sul gruppo di Cologno Monzese a overweight dal precedente e neutral, portando il target price a 4,30 euro da 3,70 euro. Il broker vede un rimbalzo nel 2014 dei ricavi della raccolta pubblicitaria, citando il successo del taglio dei costo operativi.

Telecom Italia ha guadagnato lo 0,43% a 0,703 euro nel giorno dell’assemblea degli azionisti. Fiat ha guadagnato l’1,54% a 5,60 euro. John Elkann e Sergio Marchionne hanno scritto nella lettera ai dipendenti hanno scritto: “invece di chiudere alcuni impianti, abbiamo scelto di puntare sulla parte alta del mercato, sfruttando appieno le potenzialità dei nostri marchi e i numerosi vantaggi che ci derivano dall’alleanza con Chrysler. Abbiamo così avviato una serie di investimenti che proseguiranno nei mesi e negli anni a venire: l’obiettivo è di usare i nostri stabilimenti come base per la produzione di veicoli destinati ai mercati di tutto il mondo”. Tra le banche da segnalare la controtendenza del Banco Popolare che ha perso l’1,58% a 1,37 euro. Debole anche Prysmian che ha lasciato sul parterre lo 0,65% a 18,36 euro.

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