Siena, 28 dic. (LaPresse) – Ha preso il via regolarmente l’assemblea degli azionisti di Mps, in seconda convocazione. Il presidente Alessandro Profumo, ha infatti comunicato che è presente il 49,3% del capitale, pari a 5,76 miliardi di azioni, come ieri in prima convocazione. Il quorum però oggi non c’è per la parte ordinaria – ieri era al 50% – mentre quello per la parte straordinaria è di un terzo del capitale. Presenti tutti i quattro azionisti con una quota rilevante superiore al 2%: la Fondazione con il 33,5%, Alberto Giovanni Aleotti con il 4%, Axa con il 3,72% e JP Morgan 2,53%.
L’ordine del giorno prevede al primo punto l’aumento di capitale da 3 miliardi, necessario a ripagare parte dei 4 miliardi di Monti bond detenuti dalla banca. Lo scontro è tra chi vuole farlo subito (Profumo) e chi, invece, vuole farlo a maggio (Fondazione).
“Oggi purtroppo – ha detto Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps, arrivando all’assemblea degli azionisti della banca, in merito allo stallo sull’aumento di capitale della banca che deve essere approvato oggi – esiste un’imprescindibile necessità dell’ente di badare alla propria sopravvivenza e questo è un fatto che noi amministratori non possiamo evidentemente dimenticare, è una nostra precisa responsabilità. Speriamo comunque che questo si possa conciliare ne tempo con gli interessi della banca”.
“L’accelerazione all’operazione (l’aumento di capitale da 3 mld, ndr) – ha aggiunto Mansi – si è rivelata comunque dannosa per l’interesse di tutti gli azionisti e della Fondazione in primis: la forsennata campagna mediatica a cui tutti abbiamo assistito ha colpito duramente il corso del titolo e con esso tutti noi”.
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