Francoforte (Germania), 9 gen. (LaPresse) – La Bce prevede di mantenere i tassi di interesse “all’attuale o a un più basso livello per un lungo periodo di tempo”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo dell’Eurotower che ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento invariato al minimo storico dello 0,25%. Nell’eurozona “sperimenteremo un lungo periodo di bassa inflazione”, ha precisato Draghi, aggiungendo che, anche se a lungo termine rimangono “ben ancorate” al mandato della Banca centrale, “le prospettive sull’inflazione a medio termine sono peggiorate”. Per questo, ha spiegato, il linguaggio dell’Eurotower si è fatto più “aggressivo” sulla forward guidance. La Bce è pronta comunque “a prendere ulteriori misure decisive, se necessario” e continuerà a monitorare i rischi portati dalla bassa inflazione e dai tassi ai minimi storici. L’istituto di Francoforte, ha dichiarato ancora il banchiere centrale, ha “il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi in entrambe le direzioni, e tutti gli strumenti permessi dai trattati sono utilizzabili”.

Secondo Draghi “è prematuro dichiarare vittoria contro la crisi”, perché “la ripresa è fragile, significa che ci sono rischi gravi” e “sarei molto cauto”. Sulle condizioni del mercato del lavoro nell’eurozona il presidente dell’Eurotower ha detto che “l’unica notizia positiva è che la disoccupazione, che resta inaccettabilmente alta, si è stabilizzata da alcuni mesi”. L’attuazione di riforme strutturali resta “decisiva” per Draghi, che vede un’eurozona “complessivamente in graduale ripresa” e, guardando al 2014, un recupero “a un ritmo lento”. Da parte sua la Bce è pronta a mantenere “una politica accomodante a lungo per sostenere la ripresa economica”.

“Non bisogna indebolire i Paesi più forti dell’eurozona, o si indebolisce l’area nel suo complesso”, ha evidenziato l’inquilino dell’Eurotower a proposito del surplus tedesco, precisando che “il consiglio che potrei dare alla Germania è quello di proseguire nella sua forte performarce, aumentando gli investimenti dove questi sono deboli”. Draghi ha annunciato che su stress test e revisioni degli attivi delle banche dell’eurozona maggiori dettagli si sapranno a fine mese. Nel frattempo, rispondendo ai giornalisti, ha dichiarato che i criteri di revisione saranno in linea con Basilea3, dunque i titoli di Stato non saranno considerati asset “a rischio”.

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