Roma, 28 gen. (LaPresse) – La proposta di Electrolux ai sindacati “prevede una riduzione di tre euro all’ora” delle retribuzioni, e “in termini di salario netto questo equivale a circa 8% di riduzione, ovvero a meno 130 euro mese”. E’ la precisazione dell’azienda svedese, che in una nota parla di “inutili allarmi” e numeri che “possono fuorviare la serenità del confronto”. Nel corso dell’incontro di ieri, sottolinea Electrolux, “è stata anche avanzata l’ipotesi di raffreddare l’effetto inflattivo del costo del lavoro, responsabile del continuo accrescere del gap competitivo con i paesi dell’est Europa, attraverso il congelamento per un triennio degli incrementi del contratto collettivo nazionale di lavoro e degli scatti di anzianità”. “Ovviamente – prosegue la nota – l’azienda ha dato piena e ovvia apertura a considerare altre forme di riduzione del costo del lavoro con minori o, se possibile, nulle conseguenze sui salari”. “L’azienda ribadisce anche che, il regime di 6 ore assunto come base per tutti i piani industriali, è da considerarsi con applicazione della solidarietà, come da accordi sottoscritti e dei quali auspica il prossimo rinnovo”, conclude il gruppo svedese degli elettrodomestici.
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