Milano, 10 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso poco mossa una seduta tranquilla dopo una settimana caratterizzata dalla decisione della Bce di lasciare i tassi d’interesse invariati allo 0,25% e dai dati sul mercato del lavoro statunitense di gennaio. Negli States la disoccupazione è scesa a gennaio al 6,6%, sorprendendo positivamente gli analisti, mentre le payrolls hanno deluso evidenziando la creazione di 113 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo contro le attese che indicavano +180 mila unità. Sul secondario il rendimento dello spread è rimasto stabile in area 3,70%, livello minimo dal febbraio 2006. In Italia, mentre la produzione industriale è scesa in dicembre dello 0,9%, il Tesoro ha dato il suo ok all’utilizzo delle bad bank a patto che vengano utilizzati risorse pubbliche. Il tutto in uno scenario che, secondo i dati di Bankitalia, vede le sofferenze bancarie in aumento a dicembre del 24,6% su base annua. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,05% a 19.682 punti.
Tra le banche riflettori accesi sul Montepaschi (+2,27% a 0,184 euro) con la Fondazione Mps che prova ad accelerare la cessione della sua quota nell’istituto senese prima dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che potrà partire dopo il 12 maggio. Il presidente di Palazzo Sansedoni, Antonella Mansi, in un’intervista rilasciata un paio di giorni fa a Bloomberg aveva dichiarato che la Fondazione è in trattative avanzate con potenziali investitori esteri interessati ad acquistare il 33,5% che l’ente detiene nella banca senese. Dopo le parole di Antonella Mansi, Il Messaggero ha scritto che il fondo sovrano del Qatar (Qia) sarebbe in trattative con la Fondazione per rilevare tra il 15% e il 20% dell’istituto di Rocca Salimbeni. Nel resto del comparto le vendite hanno prevalso su Popolare dell’Emilia Romagna (-1,07% a 6,95 euro), Popolare di Milano (-0,70% a 0,451 euro), Intesa SanPaolo (-0,67% a 2,082 euro) e Unicredit (-0,44% a 5,665 euro). Positiva invece Ubi Banca (+0,70% a 5,755 euro). Ancora brillante Buzzi Unicem (+4,05% a 14,66 euro) in seguito alla pubblicazione dei risultati preliminari relativi all’esercizio 2013. Il titolo del gruppo del cemento oggi ha sfruttato le promozioni arrivate dagli analisti. Cheuvreux ha alzato il giudizio su Buzzi a hold dal precedente reduce, mentre Mediobanca ha portato la raccomandazione a outperform. Il mercato ha apprezzato le previsioni della società che vedono un margine operativo lordo superiore rispetto all’esercizio 2012.
Bene Saipem (+0,67% a 16,55 euro) con Berenberg che ha alzato il target price a 18,1 euro dal precedente 16,72 euro, confermando il giudizio hold. Saipem, hanno fatto notare gli esperti, sta proseguendo nel suo cammino di ristrutturazione avviato dal nuovo management a seguito della serie di profit warnings. Sotto i riflettori Fiat (-0,82% a 7,24 euro) dopo che Chrysler ha annunciato di aver utilizzato il ricavato delle operazioni di finanziamento per rimborsare anticipatamente i circa 5 miliardi di dollari inclusivi degli interessi maturati e non ancora pagati, dovuti in forza dell’obbligazione senior non garantita emessa il 10 giugno 2009 a favore del Veba Trust per un importo nominale originario di 4,587 miliardi di dollari. Occhi puntati anche su Mediaset (+1,03% a 3,916 euro) che, secondo quanto riportato dalla versione online de ‘La Repubblica’, si sarebbe aggiudicata i diritti tv per trasmettere in esclusiva la Champions League nel triennio 2015-2018 (Sky trasmetterà l’edizione 2014-2015). Quest’anno la massima competizione calcistica europea è visibile sia su Mediaset Premium sia su Sky, ma l’accordo dello scambio dei diritti scade in giugno. Secondo La Repubblica, Mediaset avrebbe messo sul piatto circa 700 milioni di euro per conquistare i diritti della Champions League per il triennio 2015-2018.
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