Londra (Regno Unito), 12 feb. (LaPresse/AP) – La Bank of England non ha intenzione di far risalire a breve il tasso di interesse chiave, fermo al minimo record dello 0,5% da quasi 5 anni. Lo ha affermato il governatore della Boe, Mark Carney, presentando l’Inflation report della Banca centrale. Per Carney la ripresa economia in Gran Bretagna è ancora troppo fragile e, nonostante la disoccupazione stia migliorando più del previsto, rimangono ancora questioni da risolvere che rendono necessario il mantenimento del costo del denaro ai minimi per un po’ di tempo a venire. Tuttavia la Boe ha rivisto al rialzo le proprie stime di crescita per il 2014. Nel rapporto diffuso oggi si stima un progresso del Pil del 3,4% rispetto al +2,8% indicato in precedenza.

Il governatore della Boe ha osservato che i salari e le pressioni sui prezzi rimangono piuttosto sottomessi e che la ripresa non è diffusa allo stesso modo in tutto il Regno Unito. A Londra e nel Sud-est sarebbe in corso un notevole rimbalzo del Pil, che starebbe continuando a stagnare nel Nord del Paese. “Il persistere di venti contrari significativi, sia in patria sia dall’estero, rendono necessario che il tasso rimanga a livelli bassi per qualche tempo a venire”, ha dichiarato Carney, aggiungendo che “non stiamo andando a prendere rischi con questo recupero”. Il governatore aveva dichiarato l’estrate scorsa che la Banca centrale non avrebbe alzato i tassi di interesse almeno fino a quando la disoccupazione non sarebbe scesa al 7%. Attualmente il tasso è al 7,1%. Carney ha inoltre affermato che la ‘forward guidance’ della Boe ha contribuito ad ancorare le aspettative dei mercati sul futuro andamento del costo del denaro, permettendo a imprese e consumatori di spendere. Nel report gli economisti della Banca centrale hanno aggiunto una nuova rilevazione, quella sulla capacità inutilizzata dell’economia, che viene stimata all’1-1,5% del Pil. Carney si aspetta di azzerare questo dato negativo entro tre anni. “Si giudica – si legge nell’Inflation report – che vi è spazio affinché l’economia recuperi ulteriormente prima che il tasso chiave venga aumentato e, anche se il costo del denaro venisse accresciuto, sio prevede che sarà un rialzo molto graduale e a un livello significativamente inferiore alla media pre-crisi del 5%”.

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